Non si parla d’altro in questi giorni a Velo D’Astico e anche nei paesi vicini dove dopo anni si ritorna a parlare di riti satanici nella Valle dell’Astico. Era il 1987 quando nel Summano venne rinvenuta la testa di una pecora decollata e altri segni facilmente riconducibili a rituali esoterici: da allora però sostanziale silenzio fino ad alcune segnalazioni ancora nel 2011.

Stavolta però, teatro dei presunti incontri ‘neopagani’ sarebbe l’Eremo di Meda, quello che un tempo fu castello, arroccato sull’inconfondibile sperone di roccia ad una quota di 375 metri: durante la Prima Guerra Mondiale proprio sotto il Castello erano disposte su tre piani la postazione di osservazione, una postazione di mitragliatrici e la galleria a forma di ferro di cavallo dove trovavano collazione dei cannoni a estrema difesa dell’imboccatura della Valle.

Su questi luoghi dove sino agli inizi del secolo scorso la piccola fortezza assunse una connotazione religiosa, dove si ritirava in preghiera un eremita e ora, abbandonati, sono passati alle cure degli abitanti di Meda, segni di piccoli focolari e danneggiamenti ad alcune statuine votive, hanno subito fatto pensare al satanismo.

Tesi che non convincono il Sindaco di Velo, Giordano Rossi, e nemmeno gli uomini dell’Arma che comunque si sarebbero riservati di approfondire la vicenda: “Io ci vedo solo un gesto incivile di qualche persona che non sa cosa sia l’educazione” – commenta con convinzione il primo cittadino – “e lo dico perchè la presenza di riti satanici, anche confrontandomi con le forze dell’ordine, si sarebbe manifestata con altra simbologia non riscontrata nel caso in questione. Quanto ai falò purtroppo, nonostante gli appelli ripetuti durante tutta l’estate in considerazione della lunga fase siccitosa, sono riscontrabili in tanti altri luoghi: giovani che si radunano e spesso incuranti del pericolo, li accendono un po’ dove capita. Sarei quindi cauto prima di parlare di satanismo: anzi colgo piuttosto l’occasione per fare un appello alla responsabilità, il bene pubblico è un bene di tutti”.

E per chi invoca le telecamere, il Sindaco precisa: “Abbiamo i varchi, telecamere in centro e anche un dispositivo mobile: non possiamo arrivare ovunque, ma già garantisco che qualche risultato l’abbiamo ottenuto. Per raggiungere l’Eremo di Meda poi, bisogna passare in mezzo alle case col rischio concreto di essere visti: motivo di più per ritenere che si sia trattato solo di vandalismi non premeditati. Ciò non toglie che comunque, saremo ancor più vigili”.

M.Z.

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