Le sospensioni degli operatori sanitari non vaccinati “sono attuate dai datori di lavoro, che sono i direttori generali (delle aziende sanitarie, ndr.), non è Zaia o la Lanzarin o qualcun altro ad attuarle. Ogni direttore generale decide per i suoi dipendenti”. Lo sottolinea il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, tornando sulla sospensione degli operatori sanitari che non si sono vaccinati contro il Covid, oggi a margine della prosa della prima pietra del Progetto Romeo dell’Aeroporto Valerio Catullo di Verona. “La legge è chiara, prevede l’attivazione di procedure e noi abbiamo chiesto la sospensione momentanea delle procedure perché c’era notizia che in Emilia-Romagna il Tar potesse aver dato la sospensiva ai ricorrenti. Chiarita questa situazione anche ieri gli assessori alla salute delle Regioni hanno deciso che si va avanti”, continua Zaia. “Invito a tutti a non farne una guerra di religione, è un dato di fatto che i direttori dovranno modulare eventuali sospensioni anche in funzione del problema delle sostituzioni delle ferie in questo periodo piuttosto ché delle figure strategiche per alcuni reparti”, conclude.

Il congelamento delle sospensioni del personale sanitario veneto non ancora vaccinato, annunciato dal presidente Zaia durante il punto stampa di venerdì scorso, è durato appena quattro giorni. Alla fine ha prevalso il rigore nell’applicare una legge dello Stato”. Lo afferma il portavoce dell’opposizione in Consiglio regionale veneto, Arturo Lorenzoni, che nei giorni scorsi ha criticato la decisione di non procedere con le sospensioni per evitare un aggravamento della mancanza di personale sanitario presa dalla Regione.

“Non solo gli ordini professionali, ma le diverse sigle sindacali, avevano richiesto a gran voce allo stesso presidente Zaia di ritornare immediatamente sui suoi passi. La loro non era una posizione ideologica, ma di buon senso e, in ultima istanza, istituzionale”, ricorda Lorenzoni. “Prendiamo atto dell’intervento dell’assessore regionale Manuela Lanzarin che ha apertamente dichiarato di voler attuare la norma che regola la materia. Una buona notizia tuttavia, da tempo stiamo assistendo a molti dietrofront da parte della stessa amministrazione regionale, che creano confusione e preoccupazione fra i cittadini”, rincara.

Chi sono gli operatori sanitari veneti non vaccinati: 1.515 alla Ulss 7 Pedemontana

 

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