Riguardo il testo di una proposta di legge ‘sparatutto e sempre’, le cui bozze circolavano nei giorni scorsi, si tratta di “indiscrezioni che non trovano riscontro nella proposta di legge“, il cui “obiettivo è solo alimentare la polemica politica”. Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, lo dice rispondendo al Question time nell’Aula della Camera.
“Voglio chiarire che le indiscrezioni circolate su alcune testate giornalistiche, a cui l’interrogante allude, non trovano riscontro nel testo finale della proposta legislativa. Ciò lascia presumere che l’obiettivo fosse solo quello di alimentare la polemica politica, basandosi su informazioni non verificate, e di offrire una visione pregiudiziale dell’azione del Governo”, sottolinea Lollobrigida.
“L’atto approvato dagli organi parlamentari competenti senza alcun voto contrario, era composto da 21 indicazioni puntuali, molte delle quali sono state recepite nel testo del disegno di legge“, spiega il titolare del MASAF.
“Per completezza di informazione, sulla base dei medesimi indirizzi, l’allora ministro Patuanelli diede parere favorevole a 15 dei 21 punti, rimettendosi al parere della Commissione per i restanti 6, che vennero interamente approvati, lo ripeto, senza alcun voto contrario”, segnala Lollobrigida.
“Rispetto a un impegno proveniente dal Parlamento, il Governo deve agire in modo consequenziale, ed è per questo che è mia intenzione informare il Consiglio dei Ministri di quanto elaborato e fornire, alle forze politiche tutte, la possibilità di aggiornare la legge 157 del 1992, recante norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio, così come da loro stesse proposto”, aggiunge il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste.
“Le ragioni che ci hanno indotto ad accelerare l’elaborazione del disegno di legge sono quelle citate nell’atto approvato al Senato; la diffusione incontrollata della fauna selvatica produce“, elenca il titolare del MASAF, “danni sul piano ecologico e ambientale derivanti da alterazioni ecosistemiche che determinano squilibri tra le specie; rischi sul piano sanitario per la diffusione di epizoozie come la peste suina africana (PSA); danni all’attività agricola derivanti dall’eccessiva presenza della fauna selvatica, soprattutto di ungulati quali i cinghiali, che rende difficile l’esercizio stesso dell’attività agricola; problemi sul piano civilistico e sociale derivante dalle gestione delle azioni risarcitorie verso allevatori e agricoltori danneggiati dalla fauna selvatica; pericolo per la pubblica sicurezza per il verificarsi di incidenti stradali anche mortali”.
“MODIFICA DELLA LEGGE ATTESA DA 33 ANNI, C’È MANDATO DEL PARLAMENTO”
“Richiamo la necessità oggettiva di rivedere la 157 perché c’è un mandato parlamentare a farlo esplicito peraltro assunto sostanzialmente all’unanimità nella legislatura precedente e corroborato da altre iniziative di analogo valore in questa”. Infatti “sono 33 anni che si aspetta una modifica in questo senso e sono intervenute molte modifiche istituzionali, addirittura nella norma si danno competenza a istituzioni che non hanno più alcuna possibilità di intervenire sui temi in oggetto”. Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, lo dice rispondendo al Question time nell’Aula della Camera.
“È necessario affrontare e risolvere definitivamente il problema dello squilibrio nell’ecosistema della fauna selvatica e i danni da essi generati per la sicurezza pubblica. Su base scientifica, su questo è utile riportare alla razionalità il dibattito”, dice Lollobrigida.
“Negli impegni che vengono riportati nella 337, la relazione in Senato, approvata senza alcun voto contrario, si richiama la necessità di rivedere il quadro normativo a partire dalla legge 157 e un buon governo questo lo fa perché quello che denuncia sempre lo stesso documento è che si possono produrre danni sul piano ecologico e ambientale se non si opera in questo senso, rischi sul piano sanitario, danni all’attività agricola, problemi sul piano civilistico, problemi per la pubblica sicurezza”, prosegue il titolare del MASAF.
“I cittadini pagano ogni giorno l’assenza di una normativa adeguata. Sulla base di queste indicazioni, rispettosi della volontà del Parlamento, a differenza di altri governi che ci hanno preceduto e di quali non abbiamo fatto parte, provvederemo a trasmettere alle Camere, dopo un passaggio in Consiglio dei Ministri, una proposta di legge per permettere a tutte le forze politiche di approvare, modificare o respingere il testo, come facoltà ovvia e legittima dell’organo rappresentativo della volontà popolare”, conclude Lollobrigida.
