Persino il neoministro agli Affari regionali Roberto Calderoli “sconfessa la linea di Zaia sulle 23 materie”, e le sue dichiarazioni “spostano inequivocabilmente il baricentro sull’autonomia”. Lo afferma il capogruppo del Partito democratico in Consiglio regionale Giacomo Possamai, che si rifà alle odierne dichiarazioni di Calderoli per sottolineare che il ministro suggerisce “un approccio graduale”, come può essere ad esempio “lo schema delle sette materie fondamentali per la nostra Regione, a partire da lavoro, impresa e formazione”. E quanto gli viene chiesto se la richiesta delle 23 materie può andare in porto, Calderoli “risponde in modo chiaro parlando di work in progress, di acquisizione di alcune competenze alla luce delle quali verificare il funzionamento della macchina regionale, chiamata inevitabilmente a un lavoro di riorganizzazione. Dunque un approccio lucido, non un buttare avanti la palla per parlare alla pancia”, continua Possamai. Insomma, dopo queste dichiarazioni “c’è da auspicare ed attendersi una ricalibratura anche da parte di Zaia”, conclude il dem. “Le condizioni per condurre in porto l’autonomia e non farla affondare definitivamente ci sono. A patto che prevalga il buon senso”.

Letta: “L’Autonomia non può essere priorità in questo momento”

A commentare le parole di Calderoli anche il leader del Pd Enrico Letta: “Noi ci siederemo a tutti i tavoli e discuteremo coi nostri presidenti di regione. Ma aver indicato il tema delle autonomie come il primo, la dice lunga sullo sballare le priorita’ rispetto a quello che i nostri enti locali hanno bisogno”.

De Poli: “I veneti vogliono conoscere i tempi della riforma”

“C’è una distanza abissale tra ciò che l’autonomia oggettivamente è, per noi del Centrodestra, e il racconto che fa l’opposizione. Concordo con il presidente Calderoli: nessuno vuole dividere il Paese come racconta la sinistra, anzi si tratta di una riforma che intende ricucire l’Italia, Nord e Sud, rendendo più efficienti le nostre istituzioni. Al Governo ho chiesto, in Senato, mercoledì scorso in occasione della fiducia, tempi certi. I Cittadini veneti meritano risposte concrete a distanza di 5 anni dal referendum”. Lo dice il senatore Udc Antonio De Poli commentando l’intervista del ministro per gli Affari regionali, Roberto Calderoli, al Corriere della sera.

Cosa ha detto Calderoli sull’Autonomia

“Nessuno vuole dividere il Paese. Nessuno vuole avvantaggiare le regioni più ricche. Anzi: le Autonomie sono la strada maestra per ricucire il Nord e il Sud dell’Italia”. Lo ha detto Roberto Calderoli ministro agli Affari regionali e Autonomie, in una intervista al Corriere della Sera. “Penso che se la legge di attuazione potrà servire a un coinvolgimento del Parlamento in modo da convincere gli incerti e dare un quadro percorribile con tappe scadenzato nel tempo, allora sono arrivato all’ipotesi della legge di attuazione – afferma – Io mi sono dato un’agenda personale che però è mia e non voglio imporla a nessuno. Io direi che potremmo arrivare a un testo in Consiglio dei ministri entro Natale e poi partirà il Parlamento”.

La Regione Veneto ha chiesto autonomia su 23 competenze, tutte quelle previste dalla Costituzione. Alla richiesta se sarà possibile ottenerle tutte Calderoli ha risposto “Se la Costituzione non si cambia, tutte sono possibili. Ma il mio suggerimento è quello del work in progress: acquisisco alcune competenze, verifico il funzionamento, capisco gli aggiustamenti anche finanziari… Io la vedo più in questi termini. Non dimentichiamo che le Regioni avranno bisogno di un grande lavoro di riordino di tutta la loro organizzazione”.

Si accontenteranno i veneti di un’autonomia annacquata dopo tutti i soldi spesi per il referendum e dopo tutte le promesse fatte in tutti questi anni? Ai posteri l’ardua sentenza.
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