“Nessuno s’azzardi a trarre conclusioni affrettate o si lasci andare a strumentalizzazioni di qualsiasi tipo: sulla sicurezza e la lotta di contrasto al crimine bisogna essere chiari e non avere alcun tentennamento”. Lo dice, in una nota il presidente del Consiglio regionale veneto Roberto Ciambetti, dopo la sparatoria di  ieri mattina a Fara nel vicentino, che ha provocato un morto, un cittadino straniero e un ferito, un agente della Polizia locale.

Dalle prime ricostruzioni, pare che il cittadino straniero rimasto ucciso avesse sottratto la pistola all’agente e gli abbia sparato. L’intervento dei vigili era partito dopo una segnalazione che parlava di un uomo che urlava ‘Allauh akbar’ in mezzo alla strada. Quanto accaduto, dice Ciambetti, “lascia sgomenti: oggi è il momento del dolore, della solidarietà all’agente della polizia locale ferito, Alex Frusti, e ai Carabinieri coinvolti loro malgrado in una dinamica tanto drammatica quanto imprevedibile”. Aggiunge il presidente del Consiglio regionale: “Sono vicino alla famiglia dell’agente ferito e ai suoi colleghi: indipendentemente da tante altre considerazioni, non dobbiamo mai dimenticare la difficoltà in cui le Forze dell’Ordine si trovano ad operare ogni giorno e come sia aumentato il grado di pericolosità della loro attività di prevenzione e controllo di un territorio ad alto rischio come il nostro, che impone un presidio costante. L’incidente è sempre in agguato, nonostante la professionalità degli agenti e dei carabinieri impiegati ogni giorno che possono incappare in teste calde come in delinquenti che non danno alcun valore alla vita o degli esagitati dai comportamenti più che imprevedibili”. Del resto, conclude Ciambetti, “‘ubi fata peccant, hominum consilia excidunt’, quando il destino decide diversamente, le decisioni degli uomini possono fare ben poco”.

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