“Da questa sera è previsto il blocco del Carnevale di Venezia e di tutte le manifestazioni anche sportive fino al 1 marzo compreso”. Lo ha detto il governatore del Veneto Luca Zaia parlando a Sky delle misure di contrasto al Coronavirus. Nei prossimi giorni in Veneto saranno evitate “tutte quelle che sono le aggregazioni, private e pubbliche”. A dirlo il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che ha stabilito anche “la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado in Veneto fino al 1 marzo compreso”. “Evitiamo problemi”, ha detto Zaia, spiegando che sono state prese “misure drastiche”. “E’ la vicenda più grave che mi sono trovato ad affrontare”, ha concluso il Governatore.

Il giallo del contagio in Veneto

Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha indicato anche come, al momento, la pista degli otto residenti di origine cinese di Vo’ Euganeo, indicati ieri come possibile origine del contagio costato la vita al 78enne Angelo Trevisan, si sia dimostrata errata: secondo i primi esami sono tutti negativi al tampone al coronavirus e le indagini sierologiche per ora non hanno dato risposte diverse.

“Se questo da un lato fa piacere, perché vuol dire che abbiamo 8 infetti in meno, dall’altro ci preoccupa di più da un punto di vista epidemiologico: vuol dire che il virus è più ubiquitario di quanto si potesse pensare”. L’assessore alla Salute della Regione, Manuela Lanzarin, ha fatto il punto anche sulle condizioni di salute dei 25 contagiati: “in 8 sono ricoverati nel reparto malattie infettive a Padova, 2 casi sono in terapia intensiva sempre a Padova e 2 in terapia intensiva a Venezia”; i restanti, invece, sono in isolamento controllato nelle loro abitazioni. “Quelli in terapia intensiva sono ovviamente più gravi: si tratta di persone anziane con quadri clinici compromessi”, ha concluso.

‘Niente polemiche, dobbiamo lavorare’

Il governatore ha invitato anche a “lasciarci fuori dalle polemiche perché dobbiamo lavorare” e, dopo aver ricordato che si tratta di un virus che per ora ha una bassa mortalità, ha invitato a guardare “in fondo al tunnel perché un raggio di luce lo si vede sempre”.

 

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