Le spese di un viaggio al quale si è rinunciato a causa del coronavirus sono rimborsabili. Ad affermarlo è il Codacons, che in queste ore sta ricevendo le richieste di aiuto di centinaia di utenti che non possono o non vogliono più spostarsi per timore di possibili contagi.

“Tutti coloro che hanno speso soldi, a qualsiasi titolo, per concorsi pubblici, eventi sportivi e manifestazioni annullate dalle autorità a causa del Coronavirus, hanno diritto al rimborso integrale dei costi sostenuti – spiega il presidente Carlo Rienzi -. Allo stesso modo chi aveva programmato viaggi e visite in aree diverse dai focolai, e quindi non interessate da provvedimenti limitativi dell’autorità, ma a causa della situazione determinatasi vuole rinunciare alle partenze, può richiedere il rimborso delle spese sostenute”.
“La situazione di forza maggiore rappresentata dall’allarme coronavirus – si spiega in una nota – legittima la rinuncia ad usufruire dei servizi acquistati (treni, aerei, hotel, biglietti per eventi e manifestazioni varie, ecc.) e la risoluzione dei contratti stipulati, senza alcuna penale o costo aggiuntivo”.
Il Codacons pubblicherà  sul proprio sito il modulo attraverso il quale i cittadini possono chiedere i rimborsi.
L’associazione dei consumatori “chiede anche al Ministro della giustizia Bonafede l’immediata sospensione dei termini processuali e sostanziali perentori a tutela dei diritti di chi non può usufruire dei servizi nei vari tribunali italiani di ogni ordine e grado a causa dell’emergenza Coronavirus”.

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