Torna nuovamente ‘a casa’ il papà del microchip, a distanza di un anno. Federico Faggin sarà al Teatro Marconi a Isola Vicentina, venerdì 29 settembre alle 18.30.

Lo scienziato vicentino, originario di Isola Vicentina, oltre quarantanni fa rivoluzionò la tecnologia inventando il primo microprocessore a Silicon Valley, che poi l’Intell adottò, dando l’impulso all’informatica.

Ancora palpabile il ricordo della sua capatina in Italia un anno fa, un viaggio che lo ha condotto nella ‘sua Isola Vicentina’, in una Villa Cerchiari incapace di contenere le tante persone accorse a sentirlo, mentre stregava la platea in una serata fuori dall’ordinario, raccontando il cammino che lo ha portato dal microprocessore alla consapevolezza, percorrendo la strada della ricerca che sta conducendo con la sua fondazione, ribaltando i concetti della fisica stessa: la consapevolezza non deriva dalla materia,  ponendola al centro del nucleo rivestito esternamente di materia.

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Ancora vive le sue parole: “L’uomo non dovrà temere di essere schiacciato da una macchina, perché non esisterà mai una macchina che non possa essere comandata da un uomo – mentre ai giovani rivolgeva un appello -Coltivate la vostra spiritualità e la vostra natura umana. Gustatevi il piacere e le sensazioni della vita, vivete prima col cuore e poi anche col cervello”.

Tanti ed importanti i riconoscimenti che nella sua carriera gli sono stati conferiti, come la medaglia nazionale per la tecnologia e l’innovazione del microprocessore ricevuta nel 2010 dall’allora presidente degli Stati Uniti d’America Barack Obama, ancora prima nel 1988 il Premio Marconi e nel 1994 il premio W. Wallace Mc Dowell Award, fino ad un premio a lui molto caro, il Leone del Veneto ricevuto nel 2016 dalla Regione, consegnatogli per il contributo che ha dato allo sviluppo della tecnologia.

Paola Viero

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