L’indiscrezione è stata riportata da Il Fatto Quotidiano e c’era da immaginarselo che  il generale e vicesegretario della Lega Roberto Vannacci non avrebbe gradito la decisione dei vertici veneti del suo partito di escluderlo dalla campagna elettorale a sostegno del candidato governatore Alberto Stefani. La scelta, filtrata dopo le recenti uscite del generale sul Ventennio che hanno irritato molti dirigenti, ha spinto Vannacci a organizzare un proprio mini-tour in Veneto in vista del voto del 23-24 novembre.

Martedì Vannacci terrà tre eventi tra Verona e Vicenza a sostegno di alcuni candidati leghisti, tra cui l’indipendente Stefano Valdegamberi. Una contro-programmazione rispetto al maxi-comizio del centrodestra a Padova, alle 18 al Gran Teatro Geox, dove saranno presenti Giorgia Meloni, Matteo Salvini, Antonio Tajani e il governatore Luca Zaia. Sul palco non salirà Vannacci, impegnato alla stessa ora in un comizio a Montecchio Maggiore con la candidata Milena Cecchetto.

In mattinata il generale sarà a Musile di Piave per sostenere Silvia Susanna e in serata a Isola della Scala per Valdegamberi. Gli appuntamenti sono stati annunciati il giorno dopo la notizia del suo “ban”, con toni polemici verso la stampa. Nessun dirigente veneto della Lega affiancherà il vicesegretario.

Le tensioni arriverebbero dopo le recenti dichiarazioni di Vannacci sul fascismo e sull’elezione della vicepresidente toscana Mia Diop, frasi che hanno provocato la reazione di Zaia, netto nel condannare qualsiasi revisione delle leggi razziali. La decisione di tenerlo fuori dalla campagna è stata condivisa da Stefani, Zaia e dal presidente della Camera Lorenzo Fontana, intenzionati a mantenere toni moderati e una campagna concentrata sui temi locali.

Fonte Il Fatto Quotidiano

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