E’ un San Valentino particolarmente esuberante quello che ci ha raccontato il fiorista Marco Benetti, che per la prima volta dopo anni di ‘basso profilo’ e di scarsa espressione amorosa da parte dei clienti, quest’anno dice trionfante “finalmente gli innamorati hanno riscoperto la bellezza di regalare rose rosse”.

Ma se i fiori rimangono un punto fermo degli uomini innamorati, il San Valentino rimane una ricorrenza che da spazio a tutti i gusti e che non preclude a chi non ha un portafoglio gonfio.

Un trionfo di rose rosse, simbolo d’amore per eccellenza e ci è voluto il San Valentino del 2020 per far registrare a Benetti il record di vendite di rose.

Che poi l’amore ha varie sfumature  e si traveste in vari modi. Ecco che c’è l’innamorato che regala cento rose per esprimere il suo sentimento ad una donna, ecco che c’è chi preferisce condensare il suo mondo interiore in un’unica rosa ed ecco che c’è chi compera sei mazzi uguali, da destinare a sei innamorate distinte. Perchè l’amore è una cosa personale e magari è meglio spedire sei mazzi a sei donne diverse che nessuno ad una singola donna.

“Un cliente ha voluto un mazzo con decine di rose per la sua amata, altri vogliono mazzi più grossi del solito – ha spiegato – Ma ci sono anche quelli che si esprimono con una rosa e vedi che a quella rosa attribuiscono un senso profondo”.

Non una questione di quantità, ma di qualità. “La bellezza di un singolo fiore non è da meno da quella di un mazzo, l’importante è che i fiori esprimano quello che ognuno ha dentro”, ha sottolineato l’eccentrico fiorista, che si è voluto ritrarre disteso, immerso nel profumo dei fiori simbolo d’amore.

Il ristorante resta un punto fermo

Registra il pienone il ristorante ‘al Bosco’, dove la redazione di Altovicentinonline ha fatto blitz a ora di pranzo per constatare di persona che aria tirasse.

Cuori di peluche attaccati alle pareti e tavoli rigorosamente apparecchiati per due. “E’ tutto pieno stasera e le prenotazioni fioccano già da diversi giorni – ha spiegato Massimo Cantele, uno dei titolari e storico ristoratore dell’Alto Vicentino – La cena intima rimane un punto fermo per le coppiette, che non rinunciano ai piaceri del cibo la sera di San Valentino”.

Tutto prenotato anche negli altri ristoranti, dove il fidanzato ritardatario paga la sua disattenzione se non ha provveduto a prenotare in tempo.

Fiori e cena, ma anche un cadeaux

“Stasera porterò la mia fidanzata, con cui condivido una storia d’amore da oltre 6 mesi – racconta Ivo M., 55 anni, mentre sceglie cosa regalare alla sua nuova fiamma davanti alla vetrina di una gioielleria – Non ho intenzione di spendere molto, sceglierò qualcosa d’effetto, ma alla portata della mia tasca, Qualcosa che comunque la colpisca, Fiori e ristorante sono comunque assicurati”.

“Sono alla soglia dei 65 anni – racconta con gli occhi vivaci dell’amore A.C. – Nonostante non sia più un 20enne credo ancora nell’amore e San Valentino sarà pure una trovata commerciale, ma rimane un appuntamento fisso per guardarsi negli occhi con la propria metà. Ho due matrimoni alle spalle, ma non mi do per vinto. Per l’amore non c’è età e sono convinto che anche a 80 anni, magari in una casa di riposo, sono convinto che festeggerò il San Valentino. Cosa ho regalato alla mia donna attuale? Un mazzo di rose ed un braccialetto con le nostre iniziali”.

C’è che preferisce il tête-à-tête casalingo

“Mio marito mi ha sempre portata fuori ma quest’anno gli ho chiesto esplicitamente di dedicarci un tenero lume di candela in casa – racconta Adriana G., 47 anni di Schio – Ho cucinato pesce ed ho comperato candele profumate. Ad accompagnare la cena, un prosecco locale, ma l’atmosfera giusta la daranno i nostri cuori, che nonostante i 16 anni di matrimonio battono ancora come il primo giorno. Ho preparato una sorpresa a mio marito, stanca dei soliti regali scontati, realizzando un filmato amatoriale con tutte le foto dei nostri momenti più belli”.

L’indagine di Coldiretti

Quattro vicentini su dieci regalano un mazzo di rose rosse o altri fiori, che si confermano l’omaggio preferito per San Valentino. È quanto emerge dall’indagine online condotta da Coldiretti sugli innamorati che hanno deciso di festeggiare il giorno della passione con un dono. Se l’omaggio floreale è quello più gettonato, a seguire si collocano cioccolatini (30%), vestiti, abbigliamento o accessori (25%) e gioielli o altri oggetti di valore (8%). L’omaggio floreale si conferma simbolo della festa degli innamorati, ma occorre conoscerne il linguaggio. Il mazzo di rose, infatti, deve essere sempre composto in numero dispari di fiori, che nei loro colori possono comunicare sensazioni differenti. Se le rose rosse significano passione ardente, quelle bianche testimoniano l’amore puro e spirituale, mentre il color corallo rivela il desiderio. La rosa muschiata significa bellezza capricciosa, il color pesca palesa un amore segreto, l’arancio esprime fascino, il rosa amicizia, affetto e gratitudine. Particolare attenzione va prestata alla rosa di colore giallo, che oltre a simboleggiare un amore disperato e geloso, potrebbe comunicare tradimento o amore in declino. “Post ed auguri virtuali funzionano, ma la vecchia rosa rossa non tramonta mai. E per un buon acquisto – spiega il presidente provinciale di Coldiretti Vicenza, Martino Cerantola – è meglio scegliere i fiori italiani che sono senza dubbio i più profumati, perché non devono affrontare lunghi viaggi, come avviene per quelli stranieri, che arrivano meno freschi alla meta, e perché molti produttori nazionali selezionano varietà che regalano profumi più intensi e caratteristici. Acquistare fiori italiani significa anche contribuire alla valorizzazione del territorio ed alla salvaguardia dell’ambiente, sostenendo al tempo stesso un settore importante”.

Chi riceve dei fiori in dono e li vuole fare durare il più a lungo possibile una volta a casa è opportuno accorciare il gambo di 3-4 centimetri nella parte finale dello stelo, non con le forbici ma con un coltello affilato e con un taglio netto e obliquo. I fiori vanno quindi immersi in acqua fresca e pulita, con il piccolo trucco di sciogliervi un’aspirina o 3-4 gocce di candeggina per litro d’acqua al fine di impedire la formazione di batteri che ostruirebbero i canali per portare l’acqua al fiore. L’acqua va cambiata una volta al giorno e occorre evitare l’esposizione a luce diretta, le correnti d’aria sia calda sia fredda e le fonti di calore.

di Redazione Altovicentinonline

 

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