In un momento storico in cui la tutela dell’ambiente è una priorità assoluta, la Regione Veneto lancia un’importante iniziativa per contrastare la diffusione delle nutrie, una specie invasiva che minaccia la sicurezza idrogeologica e l’equilibrio ecologico del territorio. Con un investimento complessivo di 1,5 milioni di euro, prende il via un piano triennale che vede protagonisti consorzi di bonifica, autorità di bacino e un ampio coinvolgimento di volontari.

Il progetto, approvato dalla giunta regionale su proposta dell’assessore alla Caccia Cristiano Corazzari, prevede un primo stanziamento di 500.000 euro per il 2025. L’obiettivo principale è aumentare l’efficacia delle azioni di controllo ed eradicazione delle nutrie, la cui presenza in costante crescita rappresenta una seria minaccia per le colture agricole e per la tenuta degli argini, in particolare in occasione di eventi climatici estremi.

A guidare l’attuazione del piano saranno i consorzi di bonifica, selezionati per la loro profonda conoscenza del territorio e per il rapporto diretto con gli agricoltori. A questi enti spetterà il compito di organizzare le squadre di operatori abilitati, gestire i collegamenti con la polizia provinciale e provvedere allo smaltimento delle carcasse. Fondamentale sarà anche il monitoraggio: i consorzi raccoglieranno e analizzeranno i dati relativi agli abbattimenti, tracciando l’andamento delle attività.

Tra le novità più rilevanti del piano, l’introduzione di contributi economici per gli operatori volontari. A loro sarà riconosciuta un’indennità chilometrica, un rimborso per le cartucce utilizzate e un corrispettivo di 3 euro per ogni nutria abbattuta e consegnata. Previsti anche rimborsi per le spese assicurative, la tassa sul porto d’armi e l’acquisto di dispositivi di protezione individuale.

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