Uno studio, pubblicato sul Journal of the Royal Society Interface, punta a dare una misura del rischio Covid che si corre in base alla distanza tra le persone, alla temperatura e l’umidità, al tipo di respirazione, all’effetto delle mascherine. E la ‘firma’ è dell’Università di Padova, in squadra con le Università di Udine, Vienna e Chalmers. Una ricerca che incassa il doppio plauso del presidente del Veneto Luca Zaia. Primo perchè “aldilà degli aspetti tecnico-scientifici utilizzati da questi bravi ricercatori colpisce positivamente l’assonanza di quanto studiato con alcune delle principali domande e preoccupazioni che la gente pone, cercando di capire come difendersi meglio. Questi scienziati- dice Zaia- hanno quindi profuso il loro sapere in una delle ricerche forse più vicine in assoluto alle necessità delle persone comuni”. Inoltre, dato che “la ricerca svolge un ruolo fondamentale nella lotta che tutti stiamo conducendo contro il Covid” come Veneto sono orgoglioso che la nostra Università di Padova sia tra i protagonisti di uno studio estremamente significativo, che punta a dare risposte alle domande che tutti ci poniamo sulle modalità di diffusione del virus sull’efficacia delle protezioni, a cominciare dalle mascherine e dalle misure di distanziamento da rispettare”. E dunque Zaia ringrazia “per il prezioso lavoro fatto l’Ateneo patavino e il gruppo di ricerca del professor Francesco Picano del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Padova”.

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