“È inaccettabile che il 40% dei Comuni veneti non abbia ancora adottato il Picil, il Piano comunale per il Contenimento dell’inquinamento luminoso, nonostante sia obbligatorio da anni. Nel 2021 solo il 58% dei Comuni risultava in regola. È un dato che grida vendetta”. E’ quanto dichiara Andrea Zanoni, consigliere regionale di Europa Verde tornando su quanto emerso nei giorni scorsi in commissione in Regione. “Il mio Comune, Paese, è l’unico della provincia di Treviso con più di 20.000 abitanti a non aver ancora adottato il Picil. Un fatto grave, che dimostra quanto la sensibilità ambientale sia ancora troppo spesso ignorata a livello locale”. La relazione portata in commissione evidenzia inoltre che circa il 50% degli impianti di illuminazione privati “risulta inquinante”. I controlli effettuati da Arpav sono stati 945 nel 2022 e 975 nel 2023: numeri che si mantengono stabili negli anni, “quando invece sarebbe necessario un deciso rafforzamento. Serve più personale, più strumenti e più volontà politica per garantire controlli efficaci. L’Arpav deve essere messa nelle condizioni di agire anche sugli impianti privati, con poteri ispettivi diretti e tecnologie avanzate come droni e spettrometri”, sprona Zanoni.
“Un altro tema critico- aggiunge- riguarda le cosiddette ‘case panoramiche’, autorizzate recentemente per legge che ho fortemente contestato. Queste costruzioni, spesso illuminate in modo eccessivo e fuori norma in contesti montani in alta quota, contribuiscono ad aumentare l’inquinamento luminoso e a vanificare gli sforzi di tutela del cielo notturno e della biodiversità”. In generale Zanoni sollecita “una serie di interventi urgenti: rafforzare poteri e doveri dei Comuni; introdurre sanzioni efficaci per quelli inadempienti; obbligare alla bonifica degli impianti privati non conformi; avviare una campagna regionale permanente di sensibilizzazione sull’inquinamento luminoso, rivolta a cittadini, scuole e imprese. Inoltre, è fondamentale finanziare corsi di aggiornamento obbligatori per tecnici e progettisti, affinché la cultura dell’illuminazione sostenibile diventi patrimonio comune”.
