“Non esiste l’autonomia differenziata, è finta. Non genera un euro in più nelle tasche dei cittadini delle Regioni. È solo un modo per costruire altre società regionali sull’energia, sul gas, se la posso dire semplice incasinerà di più l’Italia e costruirà enormi poltronifici”. Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, a margine dell’evento “inclusione, innovazione e industria: una visione per l’Europa”, a Milano, sul tema autonomia.

E già nei giorni scorsi aveva detto sempre Calenda: “Sapete chi è che non vuole l’autonomia differenziata? Il Nord». E invece Carlo Calenda fa sul serio, eccome. «Scegliete una città: Vicenza, Treviso, Belluno – ribatte il leader di Azione sfido il ministro Calderoli a raccontare la riforma da un palco agli industriali. Sto girando la Lombardia in campagna elettorale, vi assicuro che non c’è un solo imprenditore che sappia di cosa si tratti. Trasferire alle Regioni competenze come gli Affari Ue o la politica energetica? Rispondono tutti in coro: è una boiata. Boccio questa autonomia. Che avrà un solo effetto: una piramide di ricorsi e montagne di soldi spesi in burocrazia“. 

L’autonomia Calderoli? Una scatola vuota (youtube.com)

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