“Le analisi del presidente del Veneto, Luca Zaia, in tema di federalismo e autonomia differenziata sono sempre molto lucide e apprezzabili. Il problema è che Zaia insiste nel non vedere l’evidenza, e cioè che alla ‘Salvini Premier’ la questione settentrionale non interessa affatto. Ma non siamo noi a dirlo, è la stessa denominazione del partito a confermarlo. Il partito non si chiama ‘Lega’, ma ‘Lega per Salvini Premier’, non ‘per il Nord’ come è invece il nostro Patto. Zaia è in un partito che nella ragione sociale ha scritto a chiare lettere il suo obiettivo, che è quello di far diventare premier Salvini. Null’altro”. Lo afferma Patto per il Nord in una nota.
“La ‘Lega per Salvini Premier’- continua la nota- è una sorta di comitato elettorale per la carriera politica di un singolo, non per il futuro delle Regioni del Nord. Zaia ha perfettamente ragione quando dice che senza l’autonomia l’Italia rischia di smettere di produrre ricchezza che viene poi redistribuita a tutto il Paese, e quindi che l’autonomia farebbe bene a tutti, e non solo al Nord, ma non ha ancora capito che il partito nazionalista e sovranista in cui milita è in contraddizione insanabile con l’autonomia e con il federalismo. Con tutto il rispetto, non ci si può iscrivere al partito vegano sperando poi che esso promuova il consumo della bistecca. Come fai a iscriverti a un partito sovranista sperando di ottenere l’autonomia differenziata? Zaia è in un partito romanocentrico, incurante dei territori e che ha come missione principale della legislatura il ponte di Messina: o si adatta e accetta il centralismo o esce e difende il federalismo: non c’è una terza via”
