Falò storici salvati dalla stretta antismog. “Brusar la vecia, una tradizione secolare padovana e veneta che non deve andare dispersa con la scusa dell’inquinamento e dello smog”. E dunque “bene ha fatto la Lega a inserire e approvare, all’interno della legge, che ha ricevuto il via libera ieri dalla Camera, ‘sulla salvaguardia delle manifestazioni di rievocazione storica e del patrimonio culturale immateriale’, l’emendamento che consente ora, per legge, l’organizzazione dei falò tradizionali”, applaude dal Veneto  il consigliere regionale padovano Giulio Centenaro (Lega-Liga veneta) pensando appunto alla tradizione tutta veneta dei falò la notte dell’Epifania. L’emendamento salva-falò è dovuto “al nostro deputato leghista, il trevigiano Gianangelo Bof”, cofirmatario assieme al vicentino Erik Pretto (primo firmatario, il leghista lombardo Fabrizio Cecchetti). “Si tutelano così le tradizioni antiche che la Lega, come da sempre sostiene anche il nostro presidente, Luca Zaia, vuole vengano tramandate. Spesso le esasperazioni ambientaliste ne hanno intralciato l’organizzazione. Con questo emendamento una parte del nostro patrimonio culturale e di identità del territorio viene preservato, tutelato da una legge”, afferma Centenaro.

“Pitost che perder ‘na tradision l’è mejo brusar un paese’, dicevano i nostri vecchi, e finalmente un po’ di saggezza popolare è arrivata anche giù a Roma in Parlamento”, aggiunge il consigliere regionale trevigiano di Lega-Liga veneta Roberto Bet. sull’emendamento approvato alla Camera alla legge ‘sulla salvaguardia delle manifestazioni di rievocazione storica e del patrimonio culturale immateriale’. L’ok per legge all’organizzazione dei falò tradizionali, è “un riconoscimento che aspettavamo da tempo per chiudere definitivamente le polemiche che ogni anno riempiono i giornali i primi di gennaio”.

 

 

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