Un errore di comunicazione dietro la telefonata alla consigliera comunale di Villaverla Mara Pigatto, che aveva denunciato sul nostro giornale di essere finita in coda alla lista d’attesa per una mammografia, che dopo anno, le era stata fissata proprio durante i suoi giorni di ferie. La 50enne che necessitava di mammografia, nonostante l’urgenza della prestazione, ha atteso 365 giorni prima di sentirsi dire da una dipendente dell’Ulss 7 che se non avesse accettato quella data, sarebbe rientrata in lista senza priorità. Questa mattina, di buon’ora, dopo il nostro articolo, l’azienda sanitaria ha chiamato Mara Pigatto fissandole una mammografia per i primi di settembre. E’ stata anche l’occasione per chiarire l’equivoco. “Se l’utente non è in grado di presentarsi alla data proposta per motivi comprovati (lavoro, altre visite mediche o appunto ferie) e in quel momento non ci sono altre disponibilità, inevitabilmente viene reinserito in lista di attesa, ma in una corsia prioritaria al fine di trovare comunque quanto prima una collocazione – ha precisato l’Ulss 7 – c’è stato un errore di comunicazione, forse c’è stato un malinteso con l’operatore. Non c’è alcun aspetto “punitivo” o penalizzante nel “ritornare in lista”, trattasi semplicemente dell’unico percorso per poter proporre una nuova data non appena possibile. Data che nel frattempo, per inciso, è già stata trovata a inizio settembre. Va precisato inoltre che il ridotto preavviso con cui è stato proposto l’appuntamento è legato al meccanismo stesso delle liste di “galleggiamento”, finalizzate a trovare nel più breve tempo possibile un appuntamento sfruttando eventuali cancellazioni da parte di altri utenti, cancellazioni che evidentemente possono avvenire anche a pochi giorni dall’appuntamento”.

Ringraziamo la Ulss 7 che in meno di 24 ore ha chiarito un equivoco, ma soprattutto una comunicazione che è circolata per qualche giorno e per la quale avevamo ricevuto diverse segnalazioni dai contenuti identici a quelli denunciati dalla signora Mara Pigatto.

Villaverla. Dopo un anno d’attesa le fissano la visita, ma lei è in ferie: “Devo ritornare in coda alle prenotazioni”

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