L’Associazione di agricoltori e allevatori sostiene il no dei Comuni di Malo e San Vito di Leguzzano Il mercato locale chiede sempre più prodotti a km0. Se non ci saranno più prati stabili, non ci sarà più cibo da produrre. Oltre 45mila metri quadrati di pannelli fotovoltaici, incastrati su alcuni campi che sorgono tra Malo e San Vito di Leguzzano: è solo l’ultima proposta avanzata da un privato che, però, ha trovato la contrarietà dell’Associazione Agritour. Ad oggi di progetti simili, nel solo territorio maladense, se ne contano almeno altri due.

Dopo le prese di posizione contro il consumo di suolo che sulla stampa di oggi sembrano vedere concordi sia il candidato del centro-sinistra Manildo che quello di centro-destra Stefani, dall’Associazione spiegano: «Davanti all’ennesimo progetto nel segno del consumo di suolo spregiudicato – dichiara il presidente Andrea Lora – vogliamo ribadire il nostro “NO” convinto, sostenendo anche la contrarietà che stanno manifestando gli stessi Comuni di Malo e San Vito di Leguzzano. Coltivare e allevare oggi non è certo un mestiere semplice, soprattutto quando si persegue l’obiettivo di attività sostenibili o produzioni bio. Il mercato locale ci chiede sempre più questo tipo di attenzione e qualità dei prodotti. I terreni agricoli, però, sono sempre meno, sempre più frammentati e sempre più spesso sostituiti da cementificazioni. Di questo passo non avremo più prati stabili utilizzabili, né terreni da seminare e, di conseguenza, non potremo produrre cibo.» In una delle aree industrializzate più grandi d’Italia, gli indici di consumo di suolo sono altissimi, per questo la proposta che arriva da Agritour è semplice: «Si dia priorità alla tutela del territorio e non ai facili guadagni o introiti in tasse – prosegue Lora – si coprano di pannelli edifici e capannoni, di cui quest’area non è certo sguarnita. Servono strumenti normativi chiari che non lascino spazio ad ampie interpretazioni, dietro le quali imprese spregiudicate possono muoversi indisturbate bypassando i pareri degli enti locali, come i Comuni, che per primi dovrebbero poter contare in queste decisioni.»

Nato come progetto territoriale, Agritour è oggi un’Associazione che conta 60 soci, di cui 40 aziende agricole associate e propone diverse iniziative per far conoscere al pubblico produzioni e ambienti dell’Alto Vicentino, dalla campagna al bosco, coinvolgendo i territori comunali di Schio, Marano Vicentino, Zanè, Malo, Monte di Malo, San Vito di Leguzzano e Isola Vicentina.

Ph Leo Patrizi

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