A Malo la tensione è altissima, dopo la rimozione deglio striscioni che un privato cittadino aveva affisso, nel week end scorso,  per esprimere il no alla bretella del Pasubio. Una variante che sta facendo discutere e che sta tenendo banco a livello politico con una guerra aperta sui social, dove adesso, non si entra più nel merito del progetto Sp46, ma su due manifesti, che hanno fatto accorrere addirittura la Polizia Locale maladense.

Qualcosa che non si era mai visto prima, dato che il manifesto non conteneva frasi dai toni illegali: era semplicemente un libero pensiero, di quelli che ogni  individuo può e dovrebbe esprimere.

Quante scritte leggiamo ogni giorno su muri, lenzuola, edifici, ponti stradali? E qui non si è deturpato alcun bene pubblico. E’ normale che si sia sollevata la ribellione di chi non ha gradito quello che è apparso più come un atto di prepotenza, che di rispetto della legge. Che male ha commesso il poveretto, che si è visto bussare a casa da uomini in divisa, che lo hanno interrogato come fosse un delinquente da galera? E’ chiaro che il clima è da terrore in questo caso se due semplicissimi striscioni  possono comportare irruzioni del genere. Striscioni che tra l’altro sono stati piazzati in una proprietà privata. E’ come se la Polizia Locale Nord Est Vicentino facesse capolino nelle case di tutti quei thienesi che da mesi hanno sui balconi vistosi lenzuoli con su scritto: ‘Verità su Giulio Regeni’ . Per non parlare di quelli che da anni, fanno bella mostra nella Valle dell’Astico, dove un’abbondante porzione di cittadini è contraria al prolungamento della A 31. E’ proprio vero, come dice qualcuno, che quello che accade a Malo non accade da nessuna parte e forse il sindaco Moreno Marsetti non ha ben compreso il significato di quel suo gesto di fare rimuovere quegli striscioni civili e garbati dopo appena un’ora dalla loro realizzazione. Per non parlare della Polizia Locale che va a fare l’interrogatorio all’autore: è roba da non crederci ed era prevedibile che a fronte di fatti del genere si scatenasse il web. Fisiologico che gli animi si surriscaldino se manifestare il proprio pensiero, corrisponde alla censura.  Perchè non riportare la discussione sui toni della dialettica politica e colorire il tutto con gesti eclatanti che poi, avvelenano gli animi e sbattono Malo in prima pagina per fatti dalla morale discutibile?  Forse qualche sindaco ‘più anziano’ e saggio, come potrebbe essere Valter Orsi, che per il suo incarico in provincia si occuperà della variante del Pasubio, dovrebbe fare quattro chiacchiere con il collega più giovane, per invitarlo a pensare più di una volta prima di prendere decisioni che poi, scatenano l’inferno in paese. Dovrebbe fargli capire, che per fare il sindaco, occorrono spiccate doti umane e di empatia con la popolazione tutta.

N.B.

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