Il turismo in calo in Veneto non fa paura alla Pedemontana Veneta e Colli che fa squadra e diventa associazione per lavorare con maggiore impegno e mezzi per rilanciarlo sul territorio.

Una soddisfazione per Nazzareno Leonardi, che da tavolo di lavoro vede la sua creazione crescere per diventare uno strumento riconosciuto a livello più ampio ed in grado di agire, con tanto di personale assunto e progetti mirati condivisi con i Comuni soci.

“In autunno l’ufficializzazione e nel frattempo nei vari Comuni verrà deliberata la partecipazione”,  ha spiegato il presidente della Ogd, che al termine delle firme passerà il testimone ad un nuovo presidente.

Dei 54 Comuni inseriti nel tavolo di lavoro, 21 erano già con Pedemontana Vicentina, che sarà assorbita dalla nuova associazione Pedemontana Veneta e Colli.

Leonardi, che cosa cambia?

Con la costituzione di un’associazione la Pedemontana Veneta e Colli diventa più operativa. Avremo la Regione al nostro fianco e insieme promuoveremo un’area vasta in modo più efficace. 500mila turisti, che significa 500mila notti in hotel e anche se i numeri per quest’anno sono in calo, l’obiettivo è recuperare e crescere.

Ci vuole una struttura per farlo.

Infatti. Con il contributo dei Comuni avremo la possibilità di assumere personale e di razionalizzare gli eventi e le iniziative dei tanti soggetti, che saranno divulgati a livello istituzionale a molto ampio e fatti rimbalzare attraverso una piattaforma studiata apposta.

La Pedemontana come destinazione turistica quindi.

Abbiamo grandi potenzialità. Abbiamo il turismo culturale dei castelli, dei borghi e delle ville, quello dell’archeologia industriale, enogastronomia di primissimo piano, la storia e la Grande Guerra, abbiamo turismo da vivere all’aria aperta, ciclabili, percorsi di montagna che sono un’attrattiva internazionale, strade a tema per i vini e poi le malghe, i prodotti tipici. Non abbiamo niente da invidiare a nessuno, dobbiamo solo promuoverci nel modo giusto.

Che tipo di indotto potrebbe fare il turismo nel territorio della Pedemontana?

L’indotto tradizionale di sicuro, quello di hotel, alberghi e negozi. Il trend di oggi comunque riguarda l’enogastronomia, in quanto le spese maggiore dei turisti vengono fatte grazie ai souvenir enogastronomici. E qui abbiamo altissime potenzialità, se si pensa ai vini, ai salumi, ai formaggi e alle tradizioni locali dei singoli comuni. Ce n’è davvero per tutti i gusti. Tra l’altro, nei territori come questo non esistono vacanza all-inclusive e questo porta i turisti a spendere di più.

Cambiano le cose per i Comuni soci, perché dovranno versare un contributo preciso. Come li ripagherete dell’impegno?

Grazie alla nuova struttura avremo la possibilità di dare visibilità anche attraverso il collegamento alla rete regionale di promozione e prenotazioni, non solo per hotel ma per esperienze turistiche complete. E’ il così detto ‘turismo digitale’, già utilizzato in Trentino Alto Adige ad esempio. Con il sistema Idms, grazie agli uffici Iat di Thiene, Tonezza e Lonigo e agli Infopoint sparsi nel territorio, possiamo dare tantissimi servizi.

I Comuni avranno un vantaggio diretto?

Avranno una struttura operativa a loro disposizione, che inserirà eventi e dati in un circuito nazionale. Tutto passerà attraverso Veneto.eu, nell’ambito del progetto ‘The land of Venice’.

I Comuni saranno supportati nel reperire fondi per l’avvio di nuove attività nell’ambito della ricezione e dello sviluppo turistico, come ad esempio il potenziamento di strutture esistenti, o anche attività come l’affitto di bici elettriche, tanto di moda adesso. E poi auspichiamo anche nuovi investimenti, magari in bed and breakfast o in strutture moderne.

Ci sono molte cose nel settore del turismo che non si conoscono.

Infatti sarà nostro compito dare quel tipo di informazioni ai soci. Spiegare le opportunità, tenere sotto controllo bandi e scadenze. Ci sono anche cose che ci sono già e che la gente non conosce. Ad esempio a Colceresa si può dormire in un albero, a Thiene dentro al castello e a Calvene c’è una struttura, che si chiama Calvenere, che ha delle casette deliziose immerse nel bosco.

E cosa farete per rivolgervi all’estero?

Oltre al web è prevista la partecipazione a fiere internazionali e poi c’è il marketing turistico, con finanziamenti anche da UE e Gal (Montagna Vicentina)

Avete avuto molti Comuni e soci importanti finora.

Camera di Commercio, Associazione Commercianti Thiene e Schio, Fondazione Festari, Coldiretti provinciale, Associazione Artigiani provinciale, Confesercenti, Strade del Vino. Fondazione Villa Fabris, Upli provinciale, Provincia di Vicenza e molti altri soggetti. Grandi collaboratori, preziose testimonianze di stima e supporto.

Quale sarà il prossimo passo?

Far aderire i Comuni. Per crescere insieme vorrei la collaborazione di tutti. E’ fondamentale proporci come territorio compatto, gli utenti devono avere informazioni globali. Noi ce la mettiamo tutta grazie a personale, consulenti e una struttura completa e formata a disposizione, a livello territoriale auspico condivisione del progetto e partecipazione.

Anna Bianchini

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