Otto donatori si aggiungono al Gruppo Fidas Vicenza della Polizia Penitenziaria. “Contribuiscono ad aumentare la fiducia nelle istituzioni e fungono da stimolo a tanti colleghi già in prima linea nel sociale”, è il commento del presidente Mariano Morbin, che non nasconde la soddisfazione nel poter contare su otto nuovi donatori tra le forze dell’ordine.

“L’impegno di ciascuno di noi non può fermarsi all’interno del carcere – spiegano l’ispettore superiore Andrea Nicolin ed il vicepresidente del Gruppo Fidas Vicenza della Polizia Penitenziaria di Vicenza, Nicola Ladisa – infatti, accanto alla funzione di reinserimento sociale che quotidianamente svolgiamo, sentiamo il bisogno di fare di più. Per questo sono già molti gli agenti che periodicamente donano il proprio sangue per contribuire a salvare vite umane. Oggi si aggiungono altri sette agenti, mentre uno riprende “l’attività”, sospesa tempo fa, fungendo da sprone per i colleghi, ma anche per tanti giovani impegnati nella società”.

Susanna Zorzi, Giovanni Sabatino, Cataldo Palmieri, Leonardo Angiulli, Matteo Cianci, Michele Carofiglio, Andrea Del Gaizo e Salvatore Sessa, infatti, questa mattina al Centro trasfusionale di Vicenza, alla presenza del presidente provinciale di Fidas Vicenza, Mariano Morbin, hanno effettuato il prelievo di idoneità per poter far parte della grande famiglia dei donatori di sangue Fidas.

Soddisfatto il presidente Mariano Morbin: “questi agenti contribuiscono ad aumentare la fiducia nelle istituzioni e fungono da stimolo a tanti colleghi già in prima linea nel sociale”.

Gli agenti intervenuti, che hanno immortalato il momento proprio difronte a Porta San Bortolo, simbolo della città di Vicenza, hanno concluso: “Questo gesto di solidarietà è per noi un ulteriore impegno di vita e saremo costanti nel ritornare a donare, consapevoli che si tratta di una cosa seria e che potrebbe rivelarsi determinante per salvare delle vite umane, comprese le nostre”.

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