“È stato Zaia, appena insediato, nel 2012, a voler inserire il limite dei due mandati per gli assessori e per il presidente di Regione. Spiegava, allora, che era giusto, dopo due legislature, ‘andare tutti a casa’. Una posizione politica che andava rivendicando per televisioni e giornali. Ma come spesso accade quando la politica non si muove su convinzioni generali ma solo sulla base del proprio personale interesse, ecco che Zaia cambia idea. Abbiamo assistito per due anni al teatrino sul suo quarto mandato. Ed ora ci prova pure con (alcuni) suoi assessori”. Commenta così Vanessa Camani, capogruppo Pd in Consiglio regionale, le parole del presidente del Veneto sulla possibilità di eliminare il limite dei due mandati consecutivi in Giunta regionale. “Lascia persino basiti la naturalezza con cui Zaia fa le giravolte. Altro che linearità. Come mai si preoccupa oggi dell’omogeneità con le altre regioni, ma non se ne preoccupò nel 2012? Forse perché oggi ha bisogno di garantire alcuni assessori uscenti. Penso sia ancora più grave quando questi interventi ad personam riguardano le regole del gioco democratico. E quando le proposte di modifica nascono a poche settimane dal voto. Un atteggiamento arrogante a cui Zaia ci ha abituato in questi 15 anni e del quale non sentiremo la mancanza. Siamo curiosi di vedere sé questa richiesta troverà il consenso necessario nella maggioranza”, afferma infine Camani.

Comunicato Stampa

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