E’ stata pubblicata oggi dal quotidiano economico “Il Sole 24 Ore” l’annuale indagine sulla qualità della vita nel 2022 in tutte le province italiane che premia ai primi tre posti in classifica Bologna davanti a Bolzano e Firenze.

Tra i vari dati spicca il fatto che ben 6 province venete su 7 perdono molte posizioni in classifica rispetto all’anno precedente con in primis Belluno (17 posizioni in meno), Rovigo (16) e Treviso (11). Va leggermente meno peggio per la provincia di Vicenza che perde 10 posti rispetto al 2021 e va ad occupare la 38^ posizione in generale. Solo Padova, che occupa la 29esima posizione, è riuscita a migliorare la graduatoria guadagnando 4 posti.

“E’ un dato significativo – commenta il presidente della Provincia di Vicenza Francesco Rucco – evidentemente le province venete stanno attraversando tutte un periodo di flessione, causato principalmente dalla voce “ambiente” che registra livelli ancora alti di inquinamento atmosferico a causa della posizione geografica. La provincia berica risulta essere anche all’ultimo posto nella graduatoria dei consumi energetici, essendo quella che consuma più di tutti in Italia, ma questo è dovuto anche ai diversi poli produttivi sparsi in tutto il territorio berico. Di sicuro bisognerà proseguire nelle politiche che vadano verso l’abbattimento dei vari fattori inquinanti. Bene invece le voci sulla qualità della vita delle donne e, ancora una volta, sulla sicurezza”.

I risultati migliori, infatti, la provincia di Vicenza li ottiene alla voce “parità di genere e qualità di vita delle donne” con un lusinghiero quarto posto in crescita. Un dato che inorgoglisce la consigliera provinciale alle Pari Opportunità Giulia Busato, che con la Commissione Provinciale Pari Opportunità sta portando avanti la Rete Provinciale per le Pari Opportunità che unisce oltre 60 Comuni del territorio. “Con il Centro Elena Cornaro dell’Università di Padova abbiamo attivato un percorso per amministratori e personale degli enti locali -spiega la Busato- dal lavoro alla comunicazione, dall’istruzione all’amministrazione, non può esserci crescita della comunità se non attraverso la parità di genere”.

Il secondo miglior risultato arriva proprio da “giustizia e sicurezza” con un 24esimo posto a livello nazionale e dalla voce “affari e lavoro” (37°).

Meno bene invece per “demografia, società e salute (43° posto), cultura e tempo libero (56° ma con un importante recupero rispetto allo scorso anno, segno che la direzione è quella giusta), e “ambiente e servizi” che pone la provincia di Vicenza in 74esima posizione, trainata in basso dal 107esimo posto, ultima in Italia, per consumi energetici. In pratica siamo la provincia più energivora d’Italia.

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