Il Comitato “Per una Giustizia di Qualità a Vicenza” ha espresso forte preoccupazione per l’iniziativa del Presidente della Provincia di Vicenza, Andrea Nardin, che nei prossimi giorni si recherà a Roma, accompagnato dal Sindaco di Bassano del Grappa, per sollecitare al Ministro della Giustizia la riapertura del Tribunale di Bassano, ribattezzato per l’occasione “Tribunale della Pedemontana”.

Secondo il Comitato, si tratterebbe di un’azione “personale, senza mandato e in contrasto con la volontà della maggioranza delle istituzioni coinvolte”. Nel mirino c’è soprattutto l’assenza di un confronto con il territorio e il fatto che oltre 60 Comuni della provincia di Vicenza si sarebbero già espressi contro il progetto.

Un fronte istituzionale compatto contro la proposta

A giudizio del Comitato, l’iniziativa del Presidente Nardin ignora il parere contrario di tutti i principali attori del sistema giudiziario locale: il Presidente e il Procuratore Generale della Corte d’Appello, il Presidente del Tribunale di Vicenza, la Procura, oltre all’Associazione Nazionale Magistrati. Anche gli Ordini degli Avvocati di Vicenza, Padova, Treviso e l’Unione Triveneta degli Ordini Forensi si sono detti contrari.

«Non è accettabile – si legge nella nota – che scelte così delicate vengano piegate a logiche di campanile o a giochi politici personali, come sembrerebbe suggerire il recente avvicinamento del Presidente Nardin a Fratelli d’Italia, da parte del quale non ricordiamo alcuna iniziativa concreta per risolvere i problemi di carenza di organico al Tribunale di Vicenza».

“Progetto infondato e rischioso”

Il Comitato sottolinea inoltre come la proposta della riapertura del tribunale bassanese non abbia alcuna base giuridica o organizzativa. Al contrario, secondo i promotori della nota, il progetto rischierebbe di frammentare ulteriormente il sistema giudiziario locale, già alle prese con croniche carenze di personale e risorse, creando inutili doppioni e dispersione delle competenze.

«Invece di rafforzare il Tribunale di Vicenza – si legge ancora – sede naturale della giustizia per tutta la provincia, si propone un ritorno al passato inefficiente e dispendioso».

Appello al Ministro Nordio: “Dica no”

Il Comitato lancia infine un appello diretto al Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, affinché respinga una proposta definita divisiva, poco realistica e in netto contrasto con il parere unanime di esperti, magistrati e rappresentanti delle istituzioni locali.

«La giustizia – conclude il documento – non è una merce di scambio, ma un servizio pubblico essenziale. Va protetta con responsabilità, competenza e rispetto, per tutti i cittadini, anche per quelli di Bassano, che meritano un tribunale forte e autorevole, non una succursale simbolica».

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