C’è fermento a Schio per la manifestazione in difesa della Sanità dell’Alto Vicentino che, partita come una semplice sensibilizzazione, ora rischia di travolgere il territorio grazie alle numerose adesioni, che crescono di giorno in giorno.

Tanto da costringere gli organizzatori a modificare la zona di partenza: Il corteo infatti si radunerà al Pala Romare di Schio per partire alle 14.30, con arrivo all’ospedale di Santorso per le 15.30.

Si preannuncia una delle più imponenti mobilitazioni che l’Alto Vicentino ricordi, di sicuro di proporzioni ben maggiori di quanto gli stessi organizzatori si aspettassero.

Segno che il tema è sentito e che la necessità di recuperare una sanità in cui i cittadini abbiano fiducia è un tema preponderante.

Ad ogni articolo che riguarda la Sanità e ad ogni post che lamenta disservizi infatti, fioccano le condivisioni e le testimonianze personali, di persone che sottolineano ritardi, liste d’attesa eccessive, trasferimenti in ambulatori diversi . Nessuna lamentela riguarda il personale medico e infermieristico, descritto da più parti come ‘eroico’ anche nelle situazioni più difficili e sotto stress a causa del carico eccessivo di lavoro.

Al centro della discussione è la gestione tecnica della Sanità, che mira a tagli e risparmio nonostante il governatore del Veneto Luca Zaia continui a dichiarare che “i soldi ci sono”. E allora, se i soldi ci sono, perché i servizi mancano ed il sistema agli utenti sembra ‘bloccato’?

Di certo, la Sanità veneta è fin troppo impregnata di politica e la predominanza dell’ospedale di Bassano rispetto a quello di Santorso, è proprio figlia dell’atteggiamento politico nei confronti della regione. Tanti rappresentanti bassanesi che si fanno valere in consiglio, nessuno dell’Alto Vicentino.

Dal canto suo, Coalizione Civica, spiega le motivazioni e sottolinea che la mobilitazione non vuole toccare la sfera politica, ma solo dare voce ai disagi, sempre più crescenti, dei cittadini.

“Il diritto alla salute è un diritto universale e imprescindibile. Dalla qualità della salute dipende il futuro della società in cui viviamo – hanno spiegato gli organizzatori – Per questo motivo non possiamo chiudere gli occhi davanti al rapido declino della qualità dei servizi sanitari e socio-sanitari del territorio dell’Alto Vicentino. Le cause risalgono a scelte regionali che hanno tagliato risorse e accentrato i luoghi delle decisioni, rendendo irrilevanti le istanze dei territori e impoverendo complessivamente tutta la sanità pubblica. Sull’Alto Vicentino, in seguito anche al costoso project-financing con cui è stato costruito l’ospedale di Santorso, si è abbattuta una vera e propria scure: mancano decine di medici e operatori sanitari di ogni tipologia. La scarsità del personale determina liste d’attesa vergognose, cosa del tutto nuova in un territorio che le aveva pressoché azzerate. Alcuni reparti rischiano il collasso, come il Pronto Soccorso, altri si reggono sulla dedizione dei lavoratori, ma sono in grave difficoltà. Mancano anche i posti letto: ne sono stati previsti troppi pochi a Santorso, non sono stati integrati dalla creazione di Ospedali di Comunità, con il risultato che attualmente non sono adeguati ai bisogni della popolazione. Riduzioni e accorpamenti riguardano anche i servizi territoriali, come dimostra la vicenda della chiusura del Centro di Salute Mentale di Schio e le convenzioni per i servizi sociosanitari vengono ridefinite al ribasso. L’Alto Vicentino ha una storia di collaborazione tra amministratori del territorio, dirigenti, personale e privato sociale che ha prodotto notevoli risultati. Ma la Regione ha scelto di abbandonare questo modello in favore di un’organizzazione verticistica, dove i Sindaci hanno poteri molto limitati e dove l’amministrazione viene effettuata da un’unica struttura,  l’Azienda Zero, senza tener conto delle diverse opinioni, comprese quelle dei lavoratori coinvolti. La Regione ha scelto quindi deliberatamente di tagliare e risparmiare sulla sanità e sul sociale, a danno dei cittadini veneti e dell’Alto Vicentino che sempre più spesso sono obbligati a rivolgersi alla sanità privata (che in Veneto gode di ottima salute), trovandosi nella situazione di pagare due volte: perché oltre alle tasse, si trovano a pagare, con i propri risparmi, servizi e cure che devono essere gratuite e di qualità, come dice la nostra Costituzione. Tutto questo è inaccettabile”.

Con la manifestazione gli organizzatori intendono sensibilizzare in merito alla tutela e alla difesa della Sanità pubblica, vogliono ridare voci ai territori spingendo la Regione a modificare le sue strategie in ambito sanitario, auspicano maggiori investimenti nell’ospedale di Santorso e nei servizi distrettuali garantendo un’equa distribuzione delle risorse e qualità nelle risposte.

“Invitiamo alla partecipazione tutti i cittadini, le associazioni e le organizzazioni della società civile, per far sentire la voce di un territorio che è da tempo in sofferenza”, è l’appello degli organizzatori.

Adesioni

Al momento le forze politiche che hanno aderito alla manifestazione sono Coalizione Civica Schio, Circoli Pd di Schio, Santorso, Malo, San Vito, Monte di Malo, Marano Vicentino, San Vito, Piovene Rocchette, Torrebelvicino, Isola Vicentina, Rifondazione Comunista Schio, Valdagno, Bassano, Montecchio, Vicenza e Basso Vicentino, Schio Polis, Segreteria provinciale Pd, M5 Stelle regionale Veneto, Noi Malo, Marano Bene in Comune, Svolta AleternAttiva per Cogollo del Cengio. Tra i sindacati: Cgil provincia di Vicenza, Cisl provincia di Vicenza, Uil di Vicenza, Usb provincia di Vicenza.

Tra i consiglieri regionali: Piero Ruzzante (Veneto 2020, Leu), Patrizia Bertelle (Veneto 2020, Italia in comune), Cristina Guarda (Veneto 2020, Civica per il Veneto), Stefano Fracasso (Pd), Erika Baldin (M5S), Manuel Brusco (M5S), Jacopo Berti (M5S), Simone Scarabel (M5S).

Cooperative Sociali che hanno aderito sono Gaia, Primavera Nuova, Il Ponte, Alea, Entropia, mentre le Associazioni sono Contro l’esclusione, Val d’Astico libera NOA31, Associazione genitori della città di Schio, Legambiente Schio Valleogra, Consulta delle Associazioni del Volontariato di Thiene.

Per sottoscrivere l’appello scrivere a coalizione.civica.schio@gmail.com

A.B.

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