L’Istituto Superiore di Sanità stima che in Italia il gioco d’azzardo sia un’attività che coinvolge una popolazione di circa 5,2 milioni di abitudinari, di cui circa 1,2 milioni problematici, ovvero con dipendenza. Per sensibilizzare e informare la cittadinanza in un’ottica di prevenzione la Fondazione San Gaetano Onlus propone a Schio due incontri gratuiti e aperti a tutti su questo fenomeno e le relative problematiche. 
Il primo incontro dedicato alla popolazione adulta è in programma per il 23 marzo alle 20.30 a Palazzo Toaldi Capra assieme a Sonny Raumer, psicologo specialista in disturbi da uso di sostanze e gioco d’azzardo. Il secondo appuntamento, invece, è rivolto ai giovani ed è previsto per il 29 marzo al Faber Box (ore 20.30) con la psicoterapeuta Federica Durano. Gli incontri rientrano nell’ambito del progetto Plause&Play promosso da Fondazione San Gaetano onlus -in collaborazione con l’Ulss 7 Pedemontana – che ha l’obiettivo di favorire lo sviluppo di strumenti integrati di prevenzione, identificazione e cura delle situazioni problematiche dovute al gioco d’azzardo patologico. 
«Si stima che nella provincia di Vicenza venga speso un miliardo di euro all’anno nelle sole tabaccherie e nelle sale gioco. Negli ultimi anni, però, si è registrato un importante aumento delle scommesse e dei giochi online, che durante il periodo Covid hanno superato il gioco classico come lotto, gratta e vinci etc.. – spiegano dalla Fondazione San Gaetano -. Il gioco d’azzardo, dunque, è un fenomeno sempre più diffuso e un’attività sempre più alla portata di tutti: dal pensionato che dilapida i risparmi di una vita, ai giovanissimi. Siamo di fronte a fenomeno democratico che colpisce in modo trasversale tutte le fasce della popolazione».
Oltre ai due incontri, la Fondazione San Gaetano propone in città ulteriori momenti di informazione. Nei giorni dell’8, 15, 22 e 29 marzo l’unità mobile Bside della onlus sarà attiva con un infopoint in Piazza Falcone Borsellino (dalle 8.30 alle 13). «L’unità mobile è attiva da ben 25 anni – continuano dalla Fondazione – con interventi relativi all’uso di sostanze e alcol e negli ultimi tempi anche con interventi dedicati alla prevenzione del gioco d’azzardo patologico. Nel corso del 2022 abbiamo “agganciato” circa 500 persone fornendo informazioni a chi si trovava in difficoltà a causa della ludopatia e abbiamo indirizzato una decina di persone ai servizi sanitari competenti per la presa in carico e la cura». 
«Come per altre dipendenze anche quella del gioco d’azzardo può essere contenuta se si investe sulla prevenzione – dice il vicesindaco e assessore al sociale Cristina Marigo -. Sono convinta che sotto questo punto di vista anche un’Amministrazione debba fare la propria parte favorendo e supportando realtà come la Fondazione San Gaetano che operano per arginare questo fenomeno che interessa un numero di persone sempre maggiore». 
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