La chiusura dell’Unità Semplice Dipartimentale di Senologia al San Bassiano riapre la spaccatura tra le due ex Ulss ma questa volta lo scontento è tutto del politico bassanese Nicola Finco che però, secondo il sindaco di Schio Valter Orsi, “dovrebbe dare l’esempio a favore del territorio e dei cittadini, smettendola di creare polemiche con la direzione generale dell’azienda sanitaria e risolvendo i reali problemi che affliggono i cittadini”.

Trovare soluzioni alle lunghe code per fare i tamponi nei centri individuati, o trovare il modo di attenuare la carenza di personale che la Sanità pubblica non riesce a fornire, sono alcuni dei suggerimenti che il primo cittadino scledense fornisce al consigliere regionale e vice presidente del Consiglio a Venezia.

Reduci da anni di sbilanciamenti a favore dell’ospedale di Bassano, con disservizi denunciati a voce sempre più alta dai cittadini e dai giornali che hanno dato loro la possibilità di sfogarsi oggi i sindaci dell’Alto Vicentino si dicono molto più soddisfatti della direzione generale guidata da Carlo Bramezza, che sembra aver capito la necessità di unificare il territorio, dividendo in modo equo e logico le specializzazioni, riorganizzando le attività del personale, per dare un servizio ad un’area che si estende da Valli del Pasubio a Mussolente, da Villaverla all’Altopiano di Asiago. Una Ulss unica, come era stata voluta fin dalla riforma sanitaria del 2015.

Ma forse è proprio l’abitudine del recente passato ad avere una politica meno incisiva a favore di Santorso e più ‘di polso’ con Bassano ad indispettire Finco. “Ultimamente il consigliere si sta spendendo molto contro la direzione di questa Ulss, che invece credo stia equilibrando i servizi specialistici all’interno dei vari plessi ospedalieri – ha continuato Orsi – Mi piacerebbe se i referenti regionali oggi, invece di attaccare le gestioni delle Ulss, dessero il loro contributo per risolvere quei problemi vissuti direttamente dai cittadini, come le lunghe file per i tamponi nei vari centri. Lì serve assolutamente più personale. La politica dovrebbe dare una mano a risolvere questo, non dovrebbe creare polemiche. In un momento di così grande difficoltà, il fatto di andare a concentrare le specializzazioni nei vari plessi è in linea con quello previsto nella linea generale del piano generale. Ma soprattutto, non ho mai sentito levate di scudi o prese di posizione forti da parte del consigliere regionale Finco quando  negli anni passati lo squilibrio di specializzazioni tra Bassano e Santorso era evidente. Mettere i territori uno contro l’altro è sempre stato sbagliato e sempre lo sarà”.

Orsi ricorda che anche il personale che lavora negli ospedali avrebbe bisogno di maggiori attenzioni da parte della politica regionale: “Ci si dimentica di chi lavora all’interno degli ospedali e combatte per garantire la salute dei cittadini, spesso insultati da degenti. Stiamo lavorando come sindaci per garantire servizi ai cittadini, soprattutto in questo delicato momento che non finirà a breve, penso che la politica dovrebbe fare lo stesso e dare un esempio di crescita e serietà”.

Dopo aver letto della presa di posizione di Nicola Finco in merito al raggruppamento della Senologia nell’ospedale di Santorso, il candidato sindaco alle prossime amministrative di Thiene Giampi Michelusi sha condiviso un commento sulla sua pagina facebook.

“Il compito di un amministratore sta anche nella capacità di saper unire il territorio, offrendo caratteristiche di eccellenza che difficilmente possono essere replicate su più distretti. A Santorso, l’equipe del dottor Di Marzio si sta ricavando un ruolo di grande professionalità grazie alla straordinaria passione che dedica al proprio lavoro. Non ricordo lamentele, prese di posizione o particolari attenzioni da parte del consigliere Nicola Finco quando lo scorso anno l’Ospedale Alto Vicentino era interamente dedicato ai pazienti colpiti da Covid-19 e tutta l’intera comunità dell’Alto Vicentino doveva spostarsi a Bassano o in altri siti per curarsi. Non ho notato attenzioni nei confronti delle lunghe fila ai tamponi tipiche di questi giorni che devono trovare soluzioni proprio dalla regione. Quindi l’attuale presa di posizione del consigliere regionale è fuori luogo e fuori tempo; è una puntuale e precisa dichiarazione politica, che mina fortemente l’unità territoriale invece che unirla. Ringrazio quindi il direttore generale Carlo Bramezza per il grande lavoro svolto in un periodo particolarmente difficile per la sanità pubblica”.

E mentre il reparto di Senologia di Santorso registra successi, voci parlano dell’intenzione del dottor Di Marzio di lasciare Santorso. Una intenzione che sarebbe stata smorzata sul nascere proprio dal DG Bramezza che, avendo intuito di avere a che fare con un professionista in grado di dare la svolta al reparto, si è battuto per tenerlo.

E mentre l’ex assessore al Sociale thienese Roberta Mazardo commenta ironica: “Per una volta che sto ospedale ha la precedenza?”, da Malo arriva il commento del consigliere di minoranza Claudio Dalla Riva, che in contrasto con la posizione di Finco puntualizza: “Si polemizza sulla pelle dei poveri cittadini come fossimo dei birilli da curare di qua o di là. E’ questo il progresso della Sanità pubblica?”

In serata, un comunicato a nome della Conferenza dei Sindaci del Distretto 2 della Ulss7 affronta il tema di emergenze e criticità. A nome suo e dei colleghi il presidente Franco Balzi spiega: “I problemi della sanità sono sotto gli occhi di tutti, ma nessuno ha la bacchetta magica per uscire dall’emergenza. C’è un confronto costante con l’Ulss per trovare soluzioni. Siamo in piena emergenza e le criticità sono sotto gli occhi di tutti: non è però il momento di alimentare polemiche, bensì di svolgere il proprio ruolo con responsabilità per trovare una via di uscita, consapevoli che nessuno ha la bacchetta magica. Come sindaci stiamo gestendo la situazione nei vari Comuni in modo silenzioso, ma non per questo meno importante; e abbiamo un’interlocuzione continua con l’Ulss 7 nelle sedi appropriate dando voce alle nostre comunità, non solo per evidenziare i problemi, ma soprattutto per trovare soluzioni”.

Balzi continua: “Le difficoltà sul fronte della sanità le tocchiamo con mano ogni giorno: dalle sfibranti code per fare un tampone, alle attese infinite per avere una risposta dai call center per prenotare una visita; dagli interventi nuovamente sospesi, ai medici di famiglia che non ce la fanno più fino agli operatori sanitari che da due anni sono sovraccaricati di lavoro, condizione aggravata dall’assenza dei colleghi no vax. Sembra la tempesta perfetta, ma non possiamo abbandonarci al disfattismo. Servono invece equilibrio e senso di responsabilità: tutti dobbiamo fare la nostra parte in relazione al ruolo che esercitiamo: dai ragazzi in classe con la mascherina fino a chi prende decisioni che valgono per l’intera comunità nazionale. Solo remando tutti dalla stessa parte possiamo uscire da questa situazione, abbandonarsi alla deriva è semplicemente controproducente”.

A.B.

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