“Assistiamo in queste ore a un nuovo balletto di ipotesi sulla carriera politica del presidente Zaia: Parlamento, Presidenza dell’Eni, sindaco di Venezia. Oggi arriva anche la benedizione di Salvini per le suppletive. Una domanda sorge spontanea: si candida per il bene del Veneto o per assicurarsi il prossimo biglietto per Roma?”.
Lo dichiara Vanessa Camani, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale e capolista a Padova.
“Zaia dichiara di essere ‘al servizio della sua terra’, ma in realtà non ha mai detto con chiarezza che si candida per restare in Consiglio regionale 5 anni. È un atteggiamento che nasconde l’intenzione di trasformare anche queste elezioni in un servizio alla sua personale carriera? Chi può dirlo”.
“Ma se Zaia vuole davvero parlare del Veneto, lo dimostri: lo sfido a un confronto pubblico, a due, sui temi veri — sanità, lavoro, casa, infrastrutture, giovani, aree interne. Lo facciamo dove vuole, quando vuole, anche domani. Vediamo chi ha un progetto per i prossimi cinque anni e chi, invece, ha già la valigia pronta”.
“La fiducia dei veneti è una cosa seria. E il voto di preferenza un impegno vero che chi si candida assumere verso il Veneto. Io posso dirlo con chiarezza: mi candido in Veneto, per il Veneto, e proprio in Veneto ho intenzione di rimaner per cinque anni. Zaia può dire lo stesso?”, conclude Camani.
Comunicato Stampa
Zaia: “Mi ricandido per dare una mano. Sempre a disposizione della mia terra”
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