“Malgrado le promesse ottimistiche della Giunta regionale, per la Strada Pedemontana Veneta anche il mese di giugno si chiude in modo insoddisfacente. Dai dati ottenuti attraverso una mia richiesta di accesso agli atti, emerge infatti che gli incassi da pedaggio di questo mese, pari a 12.204.642,47 euro, sono stati infatti di molto inferiori al valore soglia che servirebbe per coprire l’esborso regionale”. Lo sostiene la capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Vanessa Camani.
“Tenuto conto che il canone previsto per il 2025 è di 200.717.591 e che la Giunta ha già accantonato 51.877.591 per far fronte alle perdite previste per il solo anno in corso, sarebbe necessario incassare tra luglio e dicembre 80.920.738, ovvero una media mensile di 13.486.789, per raggiungere l’obiettivo della copertura. Un obiettivo a dir poco complicato, visto che nei primi sei mesi del 2025 gli introiti sono stati pari a 67.919.261, con una media mensile di 11.319.876”.
Secondo l’esponente dem “le scontistiche introdotte da marzo non hanno contribuito a migliorare la situazione. Anzi, stando a questo trend, con una crescita di incassi tra maggio e giugno di appena l’1,7%, la voragine è destinata a peggiorare. E quanto già messo da parte a bilancio non sarà sufficiente. Di questo passo, entro l’anno andranno accantonati ancora altri milioni di euro”.
Secondo l’esponente dem “è incredibile che su questa partita non ci sia una parola chiara e trasparente da parte del presidente Zaia e dell’assessora alle Infrastrutture, De Berti, responsabili di un potenziale buco di bilancio che ben rappresenta la superficialità con cui viene trattato il Veneto. I bisogni delle persone sono in crescita e necessiterebbero di maggiori investimenti. Invece – conclude Camani – ci tocca sprecare decine di milioni di euro l’anno per pagare i debiti accumulati dalla Pedemontana”.
Comunicato Stampa
