“L’ennesimo taglio del nastro della Pedemontana, finalmente. Nello specifico, nei giorni scorsi è stato inaugurato in “pompa magna”, con l’intervento del Ministro Matteo Salvini, il collegamento tra la nuova superstrada e l’autostrada A27. Il presidente Luca Zaia sembra aver inventato un nuovo mestiere: quello del taglianastri della Pedemontana”. Così il Portavoce dell’Opposizione in Consiglio regionale Arturo Lorenzoni che sottolinea: “Peccato che inaugurerà un’opera rispetto alla quale i conti non tornano. A tale proposito è rimasta inevasa l’interrogazione alla Giunta regionale che avevo presentato con il collega Andrea Zanoni, sulla sostenibilità dell’infrastruttura. Uno dei punti critici del bilancio regionale è rappresentato dalle effettive entrate derivanti dai pedaggi della SPV. Nel 2017 i privati ottennero un pagamento assicurato per trentanove anni, a salire, dai 158 milioni previsti per il primo anno di apertura. Con l’inflazione al 10%, sono già diventati 170 milioni di euro”.

“La Regione – evidenzia Lorenzoni – tiene gli incassi dei pedaggi, ma la differenza rispetto all’importo assicurato ai privati è tutto sulle spalle dei Veneti. Vorremmo poter esercitare il nostro compito di controllo ed essere messi a conoscenza di come vanno i conti. E intendono saperlo soprattutto i cittadini veneti, di quali stime di traffico e di flussi finanziari in entrata disponga la Giunta per giustificare tutto questo ottimismo. Un dato su tutti: le entrate dei pedaggi relative al 2021, ovvero 21,8 milioni di euro, risultano molto lontane dall’importo garantito dalla Regione agli investitori privati della SIS”.

“La verità – conclude Lorenzoni – è che è più facile tagliare i nastri che portare in Consiglio dei dati concreti di previsione”.

Comunicato Stampa

 

 

 

“La Pedemontana non è un’opera pubblica, è un’opera d’arte. Utilizzatela, utilizzatela, utilizzatela” – AltoVicentinOnline

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