Si alza un coro di proteste dal Coordinamento Veneto Sanità Pubblica (CoVeSaP) contro le recenti disposizioni regionali che limitano l’accesso alle visite dermatologiche preventive. Secondo il Coordinamento, le nuove indicazioni operative inviate ai Medici di Medicina Generale restringono fortemente le possibilità di diagnosi precoce dei tumori della pelle, aumentando il rischio di diagnosi tardive e aggravando il carico sul sistema sanitario.

In una comunicazione ufficiale inoltrata a tutti i Sindaci della Regione e ai Presidenti delle Conferenze dei Sindaci, CoVeSaP denuncia che le visite dermatologiche di primo accesso potranno essere prescritte solo in presenza di lesioni sospette. Viene quindi esclusa la cosiddetta “mappatura dei nei”, una pratica preventiva fondamentale per individuare precocemente melanomi e altre forme tumorali cutanee.

A destare ulteriore preoccupazione è la mancanza di direttive chiare sulla gestione dei controlli successivi: secondo i comitati locali che aderiscono a CoVeSaP, i pazienti lamentano tempi lunghi e accessi difficoltosi, compromettendo l’efficacia dei percorsi di monitoraggio.

“La prevenzione oncologica non può essere considerata un servizio accessorio,” si legge nella nota diffusa da CoVeSaP. “È parte integrante dei livelli essenziali di assistenza. Tagliare su questi servizi significa mettere a rischio la salute dei cittadini e aumentare, nel lungo periodo, i costi per il sistema sanitario.”

Il Coordinamento sottolinea come, negli ultimi anni, l’incidenza di tumori cutanei – in particolare del melanoma – sia in costante crescita, con una media stimata di circa 15 casi ogni 100.000 abitanti. Proprio per questo, il ruolo della diagnosi precoce è cruciale nel ridurre la mortalità e migliorare la qualità della vita dei pazienti.

Per questo motivo, CoVeSaP chiede ai Sindaci – in qualità di autorità sanitarie locali – di farsi portavoce presso la Regione Veneto affinché venga reintrodotta la possibilità di effettuare visite dermatologiche periodiche attraverso il Servizio Sanitario Regionale. Allo stesso tempo, il Coordinamento sollecita le amministrazioni comunali a promuovere campagne informative in collaborazione con le ULSS, le associazioni di pazienti e i dermatologi, per sensibilizzare la popolazione sull’importanza dei controlli cutanei regolari e delle misure di prevenzione individuale. La comunicazione è stata trasmessa per conoscenza anche all’Assessora alla Sanità Manuela Lanzarin, al Direttore Generale dell’Area Sanità Massimo Annicchiarico e a tutti i Direttori Generali delle Aziende ULSS del Veneto. In attesa di una risposta da parte delle istituzioni regionali, il dibattito si fa sempre più acceso: “la prevenzione non può attendere”.

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