Aumenta definitivamente l’Iva sulle patenti B e C1 e dal 1 gennaio 2020 chi intende conseguire la licenza sarà costretto a sborsare più soldi.

Dopo un tira e molla durato mesi, che aveva fatto sperare nella decisione di non aumentare l’imposta, lo comunica con grande rammarico la parlamentare della Lega Silvia Covolo, presente in Commissione Finanze.

Da subito, si era attivata, grazie anche al supporto del thienese Christian Filippi, Presidente del consorzio delle autoscuole vicentine, fare in modo che il governo giallorosso percepisse le criticità per un altissimo numero di famiglie e scuole guida.

E se l’Europa aveva detto che la decisione finale sarebbe spettata allo Stato italiano, così è stato e il governo ha deciso che l’Iva si dovrà aumentare dal 1 gennaio 2020.

“In commissione finanze a Roma, in occasione dell’esame del decreto fiscale, sono stati respinti tutti gli emendamenti presentati da Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia volti ad evitare l’applicazione dell’Iva sulle prestazioni erogate dalle scuole guida per il conseguimento delle patenti di categoria B e C1 dal 1 gennaio 2020 – ha spiegato Silvia Covolo – Sono state svolte numerose audizioni ed è stata sentita anche l’Agenzia delle Entrate, che aveva promesso che avrebbe arrestato tutte le attività di accertamento già avviate nei confronti delle scuole guida in seguito alla pubblicazione di una sentenza che prevede l’applicazione dell’imposta su tali prestazioni. Il governo giallorosso vuole gravare su famiglie e contribuenti che vogliono far acquisire la patente ai figli e la decisione avrà rivolti negativi sulla sicurezza sulle strade poiché questo comporterà meno lezioni guida. E’ un fatto gravissimo”.

A.B.

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