L’inizio delle celebrazioni per i 1600 anni dalla fondazione di Venezia, fissato per domani, 25 marzo 2021, sono l’occasione per il presidente della Regione Veneto Luca Zaia per ricordare la richiesta di autonomia avanzata dal territorio. “Celebrare i 1600 anni di Venezia soltanto per commemorare un passato glorioso ma senza attribuirgli alcuna prospettiva per il futuro, significa scegliere di relegare la nostra identita’ veneta in una sorta di riserva indiana dove ritrovare sempre i nostri valori ma slegati dalla vita che ogni giorno i cittadini del Veneto conducono. Una prospettiva che non e’ quella inseguita dai Veneti che, nel 2017, con un referendum plebiscitario hanno invocato la via dell’autonomia”, scrive infatti Zaia in una lunga comunicazione in cui ricorda i fasti della Serenissima. La scelta dei veneti “non e’ stata contro nessuno” ed “e’ totale assunzione di responsabilita’ nel rispetto del contesto nazionale, e la prova di quanto una storia secolare come quella Serenissima possa essere ancora propulsiva a beneficio di tutti”, continua Zaia. “Con quel voto massiccio non si e’ voluto minimamente inseguire fasti del passato non piu’ riproponibili; il Veneto ha soltanto rivendicato la consapevolezza che nel suo dna e’ ancora viva una tradizione lasciata dai nostri avi, fatta di capacita’ nell’amministrare la cosa pubblica, di legalita’, di organizzazione, di riconoscimento del lavoro. Principi che ci giungono dalla Repubblica Serenissima e che abbiamo sempre mantenuto saldi”. E “l’autonomia regionale e’ la via naturale, ispirata dalla consapevolezza di questi capisaldi morali ed etici, ancora prima che amministrativi”, quindi “resta scritta ben chiara negli appuntamenti della nostra agenda”.

Se la pandemia “continua a tenerci al lavoro senza sconti -sia in ambito sanitario sia in quello delle ripercussioni economiche e sociali che hanno prodotto una fragilita’ che non avremmo mai immaginato- non abbiamo mai smesso di lavorare per il raggiungimento” dell’autonomia, conclude Zaia. “L’anniversario della fondazione di Venezia ci da’ occasione di guardare alla nostra vita di popolo, trovando nelle vicende passate la certezza che anche da questa triste pandemia ne usciremo. L’autonomia tornera’ ad essere l’obiettivo primario. Un appuntamento con la Storia per il nostro futuro e per quello di tutto il Paese”.

La polemica con Draghi sui vaccini ai non anziani

“Draghi, che ho sostenuto e che sostengo, e’ persona intelligente e di esperienza. Evidentemente qualcuno ha omesso di dirgli pero’ che le categorie vaccinate non anziane sono quelle che rientrano nel Piano nazionale. Che sia colpa delle Regioni proprio no, su questo sono pronto al confronto”. Ha detto ai microfoni di ‘Restart’ su ‘Rai2′. “Ci e’ stato detto di vaccinare gli anziani e parallelamente determinate categorie a livello nazionale che conoscete tutti. Trovo strano che qualcuno oggi lamenti il fatto che oltre agli anziani vengono vaccinate determinate categorie”, continua Zaia: “non passi l’idea che sia una scelta della singola Regione, il Piano nazionale prevede questo”.

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