Zaia tradito? Blitz a Palazzo Ferro Fini?  A colpire alle spalle il governatore la sua stessa maggioranza, mentre il consiglio era alle prese con l’esame del progetto di legge unificato, che modifica la legge elettorale regionale.
Un colpo basso schiaffato al suo cavallo di battaglia, il limite dei due anni di mandato per i consiglieri regionali, eliminato dai ‘ suoi’ stessi uomini, pare, senza dirgli nulla.

E non deve essere stato per nulla piacevole, per Zaia, apprenderlo con una telefonata, mentre l’inchiostro della firma del leghista Finozzi era ancora fresco sull’emendamento.

Un colpo di spugna al passato, dietro al quale ci sarebbe il vicentino Sergio Berlato, che avrebbe fatto scaldare la temperatura in consiglio, montando la rabbia del governatore ‘beffato’.
Zaia forte nel tempo, il suo a questo punto, nel dire “dopo due mandati, tutti a casa”, si trova alle prese con un retrofront di quanti al suo cospetto, e al suo seguito, sei anni fa ne appoggiavano il pensiero.

Stralciato quindi il limite dei consiglieri regionali, ma non della giunta: per il governatore e per gli assessori i due mandati restano un paletto fisso, piantato per bene da una legge nazionale.
Cascati i limiti, mentre c’è chi festeggia, non sono mancate le reazioni dell’opposizione giudicando il taglia e cuci, alla nuova legge elettorale regionale, un tentativo di restare in sella, dopo i dieci anni di lavoro in consiglio.

di Redazione AltovicentinOnline

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