A 120 anni dal primo storico volo del dirigibile progettato da Almerico da Schio, la Città di Schio ha voluto rendere omaggio a questa figura visionaria con la posa di una targa commemorativa in piazza Almerico da Schio.

Al semplice momento commemorativo hanno preso parte il sindaco di Schio, Cristina Marigo e lo scrittore locale Orazio Chierico, promotore dell’iniziativa, che ha dedicato al pioniere dell’aeronautica una poesia intensa e commossa, testimoniando il legame tra memoria, scienza e territorio.

Una poesia scritta circa 20 anni fa, quando venne inaugurata dell’inaugurazione del monumento al dirigibile, e che ora trova spazio e visibilità attraverso un apposito pannello donato dallo stesso Chierico, nella piazza dedicata al conte.

La poesia, el “Balon” del Conte Da Schio, è ispirata alle immagini e ai racconti dell’epoca, ed è stata scritta in dialetto per restituire il contesto autentico del 1905, quando l’italiano non era ancora la lingua quotidiana della popolazione.

 

“È stato come trasformare la storia in una favola – spiega Chierico – un ricordo poetico che mi piacerebbe possa essere letto da tutti. Quando ho scritto quei versi, mi sono messo nei panni di chi, nel 1905, vedeva per la prima volta un dirigibile alzarsi in volo. È un’emozione che ho voluto fermare nel tempo”.

L’iniziativa ha trovato concreta attuazione grazie alla sensibilità dell’attuale amministrazione comunale, e in particolare del sindaco Marigo, che ha immediatamente accolto la proposta, valorizzandola e rendendola fruibile al pubblico.

“Ci voleva un sindaco donna per accogliere questo sogno dopo vent’anni – aggiunge Chierico – finalmente qualcuno ha capito quanto fosse importante conservare questa memoria per le future generazioni”.

 

Non è la prima volta che Chierico si mette al servizio della cultura locale: ex direttore del coro “Le Voci del Vento”, ha dedicato la sua vita alla musica corale e alla poesia, con oltre 140 testi scritti e componimenti tra cui anche l’“Inno alla Val Leogra”.

 

«In questi giorni celebriamo i 120 anni da quel primo volo ma al contempo anche un’eredità culturale che ci appartiene. Almerico da Schio ha incarnato lo spirito di una Città che da sempre affronta con coraggio le sfide dell’innovazione. Ringrazio per la sensibilità e la generosità Orazio Chierico, certa che questa targa rappresenti un semplice gesto, ma dal valore simbolico importante: tenere viva la memoria di chi ha voluto e saputo oltrepassare i limiti del proprio tempo”, sottolinea il sindaco Cristina Marigo.

 

 

Il Conte Almerico da Schio e il dirigibile “Italia”

Il Conte Almerico da Schio fu scienziato, patriota e pioniere dell’aviazione italiana. Appassionato di meccanica e fisica, nel 1905 progettò e realizzò, anche grazie ai finanziamenti reperiti costituendo un’apposita società e ottenendo che l’involucro fosse costruito presso la Brigata Specialisti del Genio e a carico di questa.

Il 17 giugno 1905 la “prima” nave aerea italiana uscì dall’hangar presso la fattoria Caussa e volò per la prima volta sopra il cielo scledense: si chiamava Aeronave Italia o Dirigibile “Italia” e all’evento era presente la regina Margherita. che oltre a fornire sostegno finanziario dimostrò più volte pubblicamente la sua benevolenza e la sua stima per il progettista. 

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