Venerdi 22 luglio sarà ospite a Schio il Coro di Bosa. L’Associazione Coro di Bosa è un importante punto di riferimento per la comunità sarda; la sede dell’Associazione è infatti
aperta a tutti coloro che hanno piacere di cantare e coloro che volessero apprendere il canto a tragiu: una sorta di scuola, quindi, nella quale la didattica è rimasta quella di un tempo cioè legata soprattutto all’ascolto dei cantori più esperti. In questi anni di attività il coro ha curato e cura la organizzazione di eventi il cui tema primario è la musica di tradizione orale della Sardegna; ha partecipato e partecipa a Convegni e Concerti in Sardegna, in Italia e all’Estero. Ma ciò che è importante sottolineare è il fatto che mantiene ancora viva questa pratica all’interno della Comunità, il Coro viene infatti sovente chiamato a cantare po sos isposalizios (matrimoni), po sos interros (funerali) e posas festas (feste).
A Bosa infatti è stato tramandato un vasto repertorio di polifonia vocale che viene denominato Canto a Tragiu che, come tutti gli altri modi di cantare a più voci in Sardegna,
si basa su quattro voci maschili denominate, partendo dalla voce più grave, bassu, contra, tenore e cuntraltu. Il canto viene introdotto da una intonazione denominata Sa pesada de su bassu o de su tenore, alla quale segue l’ingresso in sequenza delle altre voci, a partire da su bassu. Il coro sardo presenterà quindi una panoramica musicale di raro ed avvincente ascolto intorno alla musica vocale della tradizione orale di un particolare angolo della Sardegna. E’ l’appuntamento “etnico” della Stagione di Coralità Scledense. Sacro e Profano si avvicenderanno fra gli interventi in quartetto maschile a cappella e quelli di assolo di launeddas.
Per prenotazioni o informazioni: coralitascledense@gmail.com

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