Adorava il Giardino Jaquard di Schio fin da quando era bambina e oggi, che studia Economia e Gestione delle arti e delle attività culturali all’Università di Venezia, ha fatto uno studio immaginando le possibili funzioni e destinazioni di “quel piccolo capolavoro poco conosciuto di Schio”.

Non ha tralasciato nulla la giovane Maria Stella Schiavo, ricevuta in municipio dal sindaco Valter Orsi che del suo progetto ha detto entusiasta: “Maria Stella ha mostrato di avere visione e molto pragmatismo tenendo in considerazione aspetti finanziari, sociali, di fruibilità e target di destinazione delle diverse iniziative”.

Con il primo cittadino, a vedere l’elaborato, anche l’architetto Luisa Benedini che sta seguendo i lavori per il restauro del Complesso Jacquard.

Maria Stella Schiavo, al termine di un corso di Conservazione e gestione delle produzioni culturali, ha raccontato come fin da bambina sia rimasta affascinata dal mondo un po’ esotico e un po’ magico del giardino che Alessandro Rossi volle per i cittadini di Schio e di come questo luogo potrebbe continuare a vivere e a essere vissuto dagli scledensi di oggi e di domani. Ha dunque immaginato una visita come un’esperienza, all’interno del più ampio percorso dell’archeologia industriale, di ciò che si vede realmente ma anche di elementi scomparsi, attraverso le moderne tecnologie della realtà aumentata.

L’arch. Benedin ha sottolineato come sia confortante che queste idee giovani si accordino all’indirizzo che amministratori comunali e tecnici coinvolti nell’articolato programma di restauro del Complesso Jacquard, stanno via via delineando nella prospettiva di piena restituzione del bene architettonico e culturale alla città: “Nei 5000 metri quadri del Giardino c’è sicuramente molto spazio per sviluppare questa e altre proposte multidisciplinari”.

Il sindaco ha ricordato che per patrimoni come questo, sia fondamentale una gestione non statica, accompagnata nel tempo dagli attori di oggi ma anche da quelli futuri. “La volontà di approfondire lo studio di un bene del proprio territorio rappresenta un valore aggiunto – ha concluso il primo cittadino, donando alcuni omaggi alla studentessa – e rappresenta un altro tassello al disegno che intende dare un impulso importante all’incremento di visibilità di questo gioiello che abbiamo la fortuna di avere”.

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