Di precise parole si vive: la storia di Otello racconta la contemporaneità. Il secondo appuntamento di Schio Grande Teatro 2025/2026, realizzato dalla Fondazione Teatro Civico e dal Comune di Schio in collaborazione con Arteven , è con un celebre dramma di Shakespeare che vede la collaborazione di due artisti cari al pubblico scledense: giovedì 20 e venerdì 21 novembre ore 21 al Teatro Civico Lella Costa interpreta con grande talento “Otello, di precise parole si vive” per la regia di Gabriele Vacis.
Succede con i grandi autori, forse soprattutto con Shakespeare: i loro testi sono, letteralmente, immortali. Quando si incontrano, si comprende che non avrebbe senso provare a inventare altre storie per dire le stesse cose. È ciò che è successo a Gabriele Vacis e Lella Costa a tal punto da riportare in scena dopo 24 anni il loro Otello, preservando la sostanza narrativa e modificando le parti in cui l’attualità richiede un aggiornamento. Il riassunto potrebbe sembrare una notizia di cronaca: un lavoratore straniero altamente qualificato, un matrimonio misto, una manipolazione meschina, un uso doloso e spregiudicato del linguaggio, un femminicidio con successivo suicidio del colpevole.
«Non c’è mai amore quando c’è violenza e sopraffazione. E questo ce l’hanno insegnato le donne. Le più giovani in modo molto risoluto – spiega il regista Gabriele Vacis nelle sue note allo spettacolo -. Perché prima di tutto si tratta di trovare le parole, precise parole che ci aprano alla comprensione di tutti gli Otelli vittime di sé stessi prima ancora che dei tanti Iago che ci ammorbano, ma soprattutto precise parole che ci aiutino a comprendere la tragedia vera di Desdemona, che si annida nel profondo delle anime.»
Venerdì 21 novembre ore 18.30 in Sala Calendoli (ridotto Teatro Civico) Lella Costa incontrerà il pubblico per un approfondimento sul tema dello spettacolo e sui retroscena dell’allestimento, nell’ambito del percorso di accompagnamento alla visione “Campus Tè” realizzato con la Cooperativa Sociale Il Ponte. L’incontro sarà condotto dalla facilitatrice culturale Anna Battistella con la partecipazione di Alessandra Turcato e Paola Piccinelli del Centro Antiviolenza di Schio / Cooperativa Samarcanda.
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