Orgogliosa di aver dato i natali ad un uomo che è riuscito a guardare oltre i limiti del suo tempo, Chiuppano ne celebra il centenario dalla scomparsa sabato alle 15.30 all’auditorium comunale con un convegno ricco di spunti ed interventi.

 

Nicolò Rezzara fu sociologo, politico e filantropo, nato a Chiuppano l’8 marzo 1848 da una famiglia contadina di modesta estrazione sociale, morto a Bergamo esattamente 100 anni fa, il 6 febbraio 1915. Rimasto orfano del padre a 7 anni, si trasferì a Vicenza da uno zio materno per completare gli studi tecnici superiori e si avviò all’insegnamento, per poi trasferirsi definitivamente a Bergamo dove svolse la sua più intensa attività all’interno del movimento cattolico.

 

Ideatore e promotore di molteplici attività sia in ambito religioso che civile, ebbe grande attenzione per le classi più disagiate e per la questione operaia promuovendo numerose iniziative spesso innovative, come ‘L’opera delle cucine economiche’ per combattere la pellagra, istituita nel 1881, la ‘Scuola popolare’ gratuita per adulti per combattere l’analfabetismo, la ‘Casa del popolo’ come punto d’unione delle associazioni del paese, la ‘Società cattolica femminile di mutuo soccorso’ e il ‘Panificio cooperativo bergamasco’.

 

Oltre che politico (nel 1887 venne eletto consigliere provinciale e consigliere cittadino di Bergamo) nel 1880 fondò il quotidiano l’Eco di Bergamo, tuttora nelle edicole, e nel 1891, assieme a Stanislao Medolago Albani, il ‘Piccolo credito bergamasco’, diventato poi ‘Credito Bergamasco’, una delle colonne dell’economia provinciale.

 

‘Siate cattolici d’azione, e non da museo’ era un suo celebre detto. Tenteranno con i loro interventi di far conoscere alle attuali generazioni questo uomo di profondo spessore umano e culturale gli onorevoli Ernesto Preziosi, Giovanni Sanga e Federico Ginato, il professore Francesco Gasparini dell’Istituto Rezzara di Vicenza e il vicedirettore dell’Eco di Bergamo Franco Cattaneo.

 

Confermata la presenza del presidente della provincia di Vicenza Achille Variati, che aprirà la conferenza assieme al sindaco Giuseppe Panozzo.

 

 

Marta Boriero

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