Ritorna con grande entusiasmo il Festival Biblico a Schio, giunto ormai alla ottava edizione. Quest’anno il ciclo di eventi legati alla religione ma in chiave fortemente attuale ruoterà attorno al rapporto tra Giustizia e Pace, cercando di mostrare come quest’ultima possa essere concretamente raggiunta e non solo idealizzata. Punto di partenza per ogni riflessione sarà la Palestina, simbolo per eccellenza della guerra che sempre a maggior voce chiede serenità e pace.

Cresce sempre di più il mondo del Festival Biblico, che partendo da Vicenza oramai si è irradiato capillarmente in tutto il Veneto e oltre. Uno dei circoli più attivi è indubbiamente quello scledense, creato otto anni fa da un gruppo di insegnanti di religione capeggiati da Antonio Ranzolin, che oggi ha ceduto il passo all’attuale coordinatrice Ylenia D’Autilia. “Per questo 2016 tutto il Biblico si ispirerà alla parola di Papa Francesco – dice la responsabile del progetto – che nell’anno del Giubileo ha invitato tutti alla misericordia verso il prossimo, primo passo essenziale per ristabilire la pace attraverso la giustizia”.
Il primo appuntamento sarà giovedì 19 alle 20 negli Spazi del Lanificio Conte con l’inaugurazione della mostra “La Palestina della Convivenza”, esposizione itinerante che sarà aperta venerdì e sabato dalle 16.30 alle 18.30. “La Palestina infatti sarà una specie di meta-luogo dentro al quale si muoveranno tutti i nostri appuntamenti – prosegue D’Autilia – così da non lasciarli sospesi sul piano ideale e soprattutto attualizzandoli ”. Dopo l’inaugurazione alle 20.30 ci sarà una tavola rotonda denominata “Voci di Pace”, con tre filosofi che discuteranno sulla vita di Raimon Panikkar, pensatore che teorizzò la pace come un processo umano lungo ma concretamente realizzabile.
Venerdì sera sempre al Lanificio Conte il secondo appuntamento sarà “Sguardi di Pace”, una conferenza che vedrà come oratori Don Nandino Capovilla e il giornalista Fulvio Scaglione, due persone che hanno visto in prima persona la realtà della Palestina. Sabato infine spazio a “Sogni di Pace”, proiezione cinematografica al Cinema Pasubio del film “Ana Arabia”, pellicola che racconta con delicata fermezza le contraddizioni di una terra martoriata e la sua voglia di futuro.
“Dobbiamo ringraziare l’ufficio cultura di Schio – conclude D’Autilia – per il grande supporto economico al Festival, ma anche la Libreria Immacolata e il Cineforum Alto Vicentino, che insieme ci permettono di realizzare appuntamenti di grande valenza e spessore su un tema quanto mai delicato, purtroppo messo sempre più in discussione”.

 

Federico Pozzer

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