‘Amici’ ha detto ‘addio’ a Lucas Biciego. Il ventunenne di Altavilla, giunto tra i 14 candidati ad ottenere un banco nella famosa trasmissione delle reti Mediaset, sabato scorso non ha avuto la possibilità di entrare nella Scuola Artistica televisiva più famosa d’Italia. E a due giorni dalla fine di questa avventura, con il telefono che squilla in continuazione, il giovane si è già rimesso al lavoro.

Dopo i pre-casting iniziati a luglio e i quattro mesi di casting, Lucas ha dovuto accantonare il suo sogno e ad un soffio dall’entrata nel programma, ora si racconta.

Lucas Biciego, come è stata questa esperienza?

È stata una crescita sia personale che dal punto di vista artistico. È un contesto che ti mette in contatto con tante altre persone e artisti, questo è molto costruttivo e ti porta ad un accrescimento sia personale che artistico.

Un’opinione sulla scuola di Amici, sul programma: chi è il più simpatico?

In realtà non posso e non voglio entrare nello specifico. In generale ad Amici sia il cast che la produzione sono fantastici. Ti mettono a tuo agio e ti forniscono qualsiasi cosa tu chieda o di cui tu abbia bisogno, in modo che tutti possano fare il massimo. Si tratta di una produzione molto valida, sono molto ben organizzati dato che la scuola esiste da tanti anni e quindi tengono la situazione sotto controllo molto bene. Questo vale anche per la pare artistica, con professori  e vocal coach di primo livello.

Pensi di essere stato escluso ingiustamente? Non è che magari è passato qualcuno meno preparato rispetto a te?

Non mi espongo e non giudico me stesso, lo lascio fare agli altri. Il livello per quanto riguarda il canto è molto alto, ci differenziava la personalità di ognuno e quel qualcosa di unico che distingue l’uno dall’altro. Ciascun candidato era bravo e aveva una particolarità. I giudici hanno scelto in base anche alle persone con cui potevano lavorare meglio, comunque nonostante l’esclusione ho avuto un buon riscontro.

Ci avevi creduto molto fino in fondo?

Non sono una persona che si sbilancia, non mi piace cominciare a volare alto per poi precipitare, stavolta però ci credevo perché son sicuro di aver dato il meglio di me in tutto il percorso. Ho avuto un ottimo riscontro pure sui social anche se alla fine non sono entrato. Quello chw si vede in televisione nella trasmissione ‘Amici’ è tutto reale: è un ambiente positivo, dove tutti sono disponibili.

Hai una storia molto significativa, pensi abbia influito sul tuo percorso artistico?

Sono nato in Brasile e sono stato adottato 14 anni fa. All’inizio è stato un po’ difficile, arrivare in un nuovo contesto senza sapere la lingua, non avere modo di comunicare con gli altri… Ero un po’ introverso, poi ho scoperto la musica. Per me è una valvola di sfogo e anche un modo di comunicare le mie emozioni ma anche il mio passato, le esperienze che ho vissuto di cui non è sempre facile parlare.

Cosa farai adesso? Continuerai a portare avanti la tua passione?

Sono tornato e ora si lavora più di prima. Se sono arrivato tra i quattordici candidati al banco penso significhi qualcosa. Da qui si riparte, si prende, si immagazzina e si continua a lavorare. Ho già iniziato in realtà. Da lunedì sono già in studio, ho ricominciato a lavorare già il giorno dopo. Al momento non ho ancora ricevuto una vera proposta interessante, ma la sto aspettando e quando mi arriverà, sarò prontissimo a cogliere l’occasione.

Giulia Rigoni

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