Tutti in città conoscono la storia delle ‘agordine’, le donne che oltre un secolo fa, dopo la crisi delle loro aziende nelle Dolomiti, lasciarono le valli dei monti candidi per cercare fortuna a Zugliano lavorando come operaie in uno stabilimento per la lavorazione dei cascami di seta lungo le rive dell’Astico.

Non è un caso quindi che Zugliano sia gemellata con Agordo (dal 1988), comune montano in provincia di Belluno. E per celebrare la storia, che ha portato alla perfetta integrazione tra zuglianesi e agordini, sabato 8 ottobre, una rappresentanza della comunità di Agordo sarà in visita a Zugliano.  

E’ stato l’allora parroco di Zugliano Don Danilo Povolo, con la sua passione per la storia e la ricerca, che ha portato al gemellaggio e che, a distanza di cento anni, ha rinsaldato il legame tra le due comunità.

La storia

Il gemellaggio getta le sue radici e trova spunto nella storia lontana oltre un secolo, quando a Zugliano, lungo le rive del torrente Astico sorse uno stabilimento per la lavorazione dei cascami di seta. Era il 1867 e questa era la seconda iniziativa in Italia di industria per la filatura dei cascami. Lo stabilimento richiedeva molta manodopera, circa 3-400 operai e mentre per la manodopera maschile la zona presentava molta disponibilità non cosi fu per quella femminile, in quanto si sussurrava che le donne a quel tempo si sentivamo umiliate ad andare a lavorare ‘sotto padrone’.
Fu così, che per merito di venditori ambulanti e artigiani veri che scendevano dalla valle del Cordevole e dalle Dolomiti nella stagione invernale, la notizia giunse in quel di Agordo e dintorni dove la chiusura delle miniere di pirite portò le famiglie alla fame e si sopravviveva grazie agli scarsissimi raccolti della terra e del bosco ed ai prodotti della pastorizia. Ecco allora la necessità di emigrare verso le vicine pianure venete o verso l’Australia, l’America, la Svizzera e la Germania. E per una comunità che si svuota a causa di questa emigrazione, un’altra, in questo caso quella di Zugliano, ne godette i frutti, che dalla tenacia e dal buon sangue Agordino rifiorirono come a nuova primavera.

“Questa è la storia del legame che unì nel secolo scorso i due paesi di Agordo e Zugliano – ha spiegato Antono Cipriano, ‘assessore alla Cultura – Come amministratori sentiamo il dovere di tener vivo e ben saldo questo profondo rapporto di amicizia che lega le due comunità, le cui radici risalgono nel tempo lontano. Gli agordini visiteranno la distilleria Zanin, dov’era sorto lo stabilimento di filatura dei cascami di seta. Poi vedranno  Santa Maria e villa Giusti-Suman dove c’è anche l’esposizione dei dipinti della tredicesima mostra regionale di pittura. Alle 19 è prevista l’inaugurazione della mostra micologica organizzata dalla Pro Loco nella sala delle pubbliche riunioni. Per chiudere la serata – ha concluso Cipriano – alle 20.30 ,in Villa Giusti-Suman, dopo i saluti ufficiali del sindaco Sandro Maculan  si terrà un concerto con il Coro Agordo diretto dal Maestro Roberta Conedera”.

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia