Singolare fenomeno quello delle casette dei libri pubbliche, che negli ultimi mesi stanno conquistando i parchi dei comuni dell’Alto Vicentino. Singolare perché è evidente l’entusiasmo che esprimono gli amministratori nel posizionarle e gremirle di classici e raccolte poetiche, tanto quanto almeno dimostrano di gradirle i cittadini.

 

A Sarcedo si è infatti appena conclusa la ‘messa in opera’ di 6 casette su tutto il territorio comunale, nei punti nevralgici dei percorsi permanenti attrezzati per gli sportivi, che possono quindi prendersi un momento di riposo e riscoprire anche la passione letteraria. Alcuni cittadini stanno già portando le opere che amano, quando vedono degli spazi vuoti tra un libro e l’altro.

 

E’ una valorizzazione del territorio e delle periferie che l’assessore alla cultura e all’ecologia Paola Pozzan ha fortemente voluto parallelamente ai percorsi permanenti, ma anche nelle piazze del centro. ‘I libri sono a disposizione di tutti – ha detto – e all’interno della casetta ci stanno circa 12 libri. Il costo dell’opera si è limitato alle spese del materiale, della costruzione se ne sono occupati alcuni volontari’. E alla domanda fatta a bruciapelo: ‘E se ve li rubano?’ Pozzan ha risposto senza esitazioni: ‘Magari i libri andassero a ruba! Ne sarei felice’.

 

La foto immortala la casetta del ristoro del percorso permanente di via Cà Bosa.

 

Marta Boriero

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