Ieri, lunedì 19 maggio 2025, nella sede della storica azienda agricola di Breganze si è svolta la serata finale del Premio Maculan 2025, concorso enogastronomico che valorizza il miglior abbinamento tra vino dolce e un’inedita ricetta salata. Ad aggiudicarsi il primo posto è stato Pietro Famengo, titolare e chef del ristorante Corte Villa Rossi di Noale , che ha conquistato la giuria con il piatto Pappardelle di Primavera abbinato al Torcolato 2013 di Maculan.
“Siamo felici del ritorno del nostro Premio – dichiara Fausto Maculan, titolare dell’azienda insieme alle figlie Angela e Maria Vittoria –. L’entusiasmo dei candidati, la qualità delle ricette raccolte e l’alto profilo dei giurati dimostrano che il vino dolce rappresenta un terreno fertile in quanto a cultura e sperimentazione enogastronomica, che come azienda intendiamo avvalorare e incentivare”.
La competizione, giunta alla terza edizione, ha ottenuto un’ottima risposta di pubblico, con abbinamenti elaborati sia da chef professionisti che da appassionati accomunati dalla volontà di reinterpretare in chiave contemporanea e creativa l’approccio ai vini dolci. Dopo una prima selezione a cura di un comitato tecnico, i quattro finalisti hanno preparato e presentato le loro ricette e abbinamenti a una giuria di critici enogastronomici presieduta da Daniel Canzian, chef e titolare dell’omonimo ristorante di Milano, nonché presidente europeo dell’associazione JRE – Jeunes Restaurateurs. A comporre la giuria di qualità i giornalisti enogastronomici Paolo Massobrio, Marco Colognese, Alberto Tonello, Sissi Baratella, Mariella Tanzarella, Liliana Savioli e Ario Gervasutti. La commissione ha valutato le ricette sulla base di criteri quali l’equilibrio gustativo, l’originalità, la presentazione, l’abilità di esecuzione e l’abbinamento con il vino scelto.
I finalisti sono stati: Carla de Iuliis di Teramo, Andrea Petucco dell’agriturismo La Torre di Colceresa (Vicenza), Riccardo Savignoni di Savignoni Pasta Fresca di Voghera (Pavia) e Pietro Famengo.
Le Pappardelle di Primavera si componevano di un nido di pasta fresca di semola di grano duro su cui sono state adagiate delle spugnole in una demi-glace di vitello, arricchite con una salsa alle erbe, robiola a puntini, asparagi, tartufo nero a lamelle dei Colli Berici, olio al dragoncello ed erbette leggermente condite. L’abbinamento al Torcolato 2013 di Maculan, grazie alle sue note evolute, ha esaltato le note minerali del tartufo e dell’asparago dando vita a un interessante gioco di contrasti tra la dolcezza del calice e l’acidità della robiola e delle spugnole. Pietro Famengo si è aggiudicato in premio una selezione di vini Maculan e un’opera in vetro borosilicato realizzata per l’occasione da Massimo Lunardon, artista e designer del vetro di fama internazionale. Si tratta di un pezzo unico, un decanter a forma di vespa, a omaggiare l’autoctona varietà vespaiola.
