C’è anche il ventisettenne Francesco Senette tra i sei finalisti che venerdì 17 novembre potrebbe aggiudicarsi il titolo di “Miglior giovane cioccolatiere d’Italia”. Attualmente in forza alla pasticceria La Fabrique di Marano Vicentino, Senette si è presentato alle semifinali del Belcolade Award 2023 con una monoporzione di cioccolato Belcolade Origins Camerun 45%, agrumi e nocciola. Il talento del giovane pasticciere ha colpito la giuria di professionisti del settore presieduta da Davide Malizia, già campione del mondo di pasticceria, che ha svelato quali saranno le prove finali da superare in occasione di un incontro a Parma nel quartier generale di Puratos Italia che fa parte dell’omonima multinazionale belga, leader nell’offerta di una gamma completa di ingredienti, soluzioni e servizi innovativi per l’industria della panificazione, pasticceria e cioccolato, che viene proposto ai professionisti del settore con il brand Belcolade.

Francesco Senette, da sempre appassionato al mondo dell’arte bianca, ama mettersi alla prova dedicando tanto tempo allo studio per seguire l’evoluzione delle mode dolciarie e in particolare del cioccolato. La Sacher è il suo dolce preferito e in futuro sogna di vincere la “coppa del mondo” come pasticcere. Oltre a Francesco si contendono il gradino più alto del campionato altri cinque giovani intraprendenti dai 18 ai 30 anni, provenienti da tutt’Italia, accumunati dalla grande attrazione per l’utilizzo nei laboratori di pasticceria di un ingrediente: il cioccolato, prodotto sempre più amato anche dagli italiani che in media ne consumano 4 chilogrammi l’anno a testa.

«I sei giovani che hanno superato la semifinale sono tutti molto concentrati e particolarmente preparati», spiega Davide Malizia che li ha accompagnati durante il percorso di avvicinamento alla prova finale. Una prova che, a detta del Maestro pasticcere, sarà «molto tecnica e molto bella e che riserverà sorprendenti effetti speciali». Gli sfidanti dovranno realizzare tre monoporzioni: una pralina a basso contenuto di zucchero; uno snack senza glutine; una pièce in cioccolato secondo le tecniche e l’estro artistico di ognuno. Unico vincolo alla fantasia l’utilizzo di Belcolade Selection e Origins e dei pralinati Patis France. «I concorrenti – prosegue Malizia – dovranno studiare tanto e fare ricerca per riuscire a stupire la giuria internazionale. Un’attenzione particolare dovrà essere prestata alla sostenibilità in tutte le fasi della preparazione e della presentazione dei prodotti».

Ora non resta che attendere la prova finale del 17 novembre a Milano dove i giovani pasticceri cercheranno di conquistare i voti dei componenti di una giuria internazionale di cui fa parte anche il Meilleur Ouvrier de France Thierry Bamas. In quell’occasione si conoscerà il nome del primo classificato del Belcolade Award 2023 che avrà la possibilità di partecipare al Cocoa Trip, un viaggio in un Paese di origine del cioccolato Belcolade per vedere anche le positive ricadute sugli agricoltori coinvolti nel progetto «Cacao Trace»: un programma per l’approvvigionamento sostenibile del cacao incentrato sulla produzione di un cioccolato dal gusto migliore e in grado di creare al contempo valore economico e sociale per tutti, dai contadini nei Paesi d’origine al consumatore finale.

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