In mezzo a nomi importanti come il Teatro dell’Opera, il Brancaccio, l’Eliseo,  il Rossini, la Sala Umberto, la Scala e il Dal Verme di Milano, ‘La Fenice’ e il Goldoni di Venezia, il San Carlo di Napoli,  il Massimo e il Bellini di Palermo e  il teatro greco di Siracusa ci sono anche i teatri di Thiene e Schio.

E secondo quanto è  stato approvato  inel testo unificato delle proposte di legge,  anche questi due gioielli dell’Alto Vicentino  puntano ad essere dichiarati ‘monumento nazionale’ i teatri italiani.

Il provvedimento, che contiene un elenco di 408 teatri ed è stato sostanzialmente riscritto con due emendamenti presentati dalla Commissione Cultura presieduta da Federico Mollicone, passa ora al Senato.

Nel testo appena approvato, oltre ad un nuovo elenco di 408 teatri (rispetto ai 46 originari), che meriterebbero il riconoscimento di ‘monumento nazionale’, si prevede che possano comunque essere dichiarati tali, “i teatri la cui edificazione risalga ad almeno 100 anni” o quelli “la cui programmazione sia rivolta ad attività di spettacolo dal vivo con il concorso finanziario pubblico”. Hanno diritto al riconoscimento anche quei teatri “il cui edificio” sia stato riconosciuto di “interesse culturale”. Con i due maxi-emendamenti presentati dalla Commissione Cultura della Camera è stata invece soppressa la parte del testo con la quale si prevedeva che, “entro 6 mesi dalla data di entrata in vigore della legge” intervenisse un “Regolamento adottato con decreto del ministro della Cultura” per stabilire i criteri e la procedura “per il conferimento della qualifica di monumento nazionale ad altri teatri storici”.

“Esprimo grande soddisfazione per il riconoscimento del Teatro Olimpico di Vicenza, del Civico di Schio, del Comunale di Thiene, del Comunale di Lonigo e del Modernissimo di Noventa Vicentina come monumenti nazionali. Una decisione che ha saputo recepire le sensibilità territoriali veicolate attraverso il nostro lavoro svolto a fianco di tanti amministratori locali innamorati delle loro città, e che sono certo darà lustro a tutta la nostra provincia. Una scelta che conferisce il giusto prestigio a palcoscenici storici, simbolo di una tradizione culturale e artistica che ha accompagnato lo sviluppo della nostra società, che tuttora rappresentano fondamentali punti di incontro e crescita per la nostra cittadinanza”. Lo dichiara il deputato vicentino della Lega Erik Pretto.

di Redazione AltovicentinOnline

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