A Sarcedo, una tradizione musicale rivive ogni anno con il Giro Augurale del Corpo Bandistico “Elia Bassani”. Non si tratta solo di un concerto itinerante per augurare buon anno alle famiglie del paese, ma di un vero e proprio viaggio nella memoria collettiva, un modo per ripassare la storia di un territorio in continua evoluzione e per rafforzare il senso di comunità in un mondo sempre più frenetico e temporaneo.
Il giro augurale è un momento in cui la Banda, con i suoi strumenti e le sue marce allegre, percorre le vie e le contrade di Sarcedo. Qui, i veterani del gruppo- custodi di esperienze vissute- raccontano aneddoti, storie di persone che hanno segnato la vita del paese e descrivono paesaggi che, pur trasformati dal tempo, conservano un fascino nostalgico. E’ un rito che unisce generazioni, evocando un bisogno profondo di sentirsi parte di una comunità solida, dove il silenzio della natura, il ritmo del lavoro e la meditazione spirituale hanno lasciato tracce indelebili. La tappa più evocativa è senza dubbio quella in via del Rovere, nel casale più antico di Sarcedo. Qui si respira un’atmosfera magica, immersa nel silenzio e nella natura, dove un tempo i monaci benedettini iniziarono la loro opera di bonifica spirituale e materiale.
La storia ci riporta al 899, quando gli ungheri distrussero il monastero di San Felice e Fortunato a Vicenza, dispersero i monaci e devastarono il territorio. Il vescovo Rodolfo richiamò i benedettini, disponendo la restituzione dei terreni posseduti, tra cui quelli a Sarcedo. I monaci si insediarono proprio in questa zona, trasformando paludi e boschi in terre fertili e contribuendo alla rinascita spirituale della diocesi vicentina, allora legata al Patriarca di Aquileia e influenzata dalla Repubblica di Venezia.
Oggi il Corpo Bandistico “Elia Bassani” di Sarcedo porta avanti questa eredità con passione. Fondato oltre 130 anni fa il gruppo continua a incantare con concerti, eventi religiosi e civili, collaborando con altre bande e aprendo le porte ai giovani per tramandare la tradizione musicale.
Un sincero e caloroso grazie va alla comunità di Sarcedo per l’accoglienza sempre affettuosa e generosa ricevuta durante il giro augurale. E’ proprio questo calore, queste porte aperte, questi sorrisi e applausi che, anno dopo anno, ci spronano a continuare con entusiasmo, per far apprezzare e preservare la nostra storia e le nostre tradizioni condivise.
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