Sabato 24 maggio nella Chiesa Parrocchiale dei S.S.Maria e Zenone a Zugliano, si terrà il concerto di musica antica “La vertigine del Cantico”, dell’ensemble vocale “De Labyrintho” diretto dal maestro Walter Testolin, noto musicista originario di Zugliano.

La serata, patrocinata dall’Amministrazione comunale e organizzata in coordinamento con la Collaborazione Pastorale di Centrale, Grumolo  e Zugliano, rientra nell’ambito delle celebrazioni per l’apertura dell’Arca di Sant’Antonio.

Ricordiamo che la preziosa reliquia del santo patavino, estratta dall’altare a lei dedicato, il 16 marzo scorso, verrà nuovamente murata con cerimonia solenne il 13 giugno, alla presenza, per ora confermata, del Cardinale Pietro Parolin, confermato segretario di Stato della Santa Sede, anche con Papa Leone XIV.

Il gruppo vocale De Labyrintho proporrà l’esecuzione del Cantico dei Cantici di Pierluigi Da Palestrina. Il Cantico dei Cantici, libro sapienziale della Bibbia, è stato sempre oggetto di attenzione da parte del mondo musicale per il suo intrinseco valore poetico.

Sabato 24 maggio ore 20.30  – Chiesa parrocchiale di Zugliano  – Ingresso libero

WALTER TESTOLIN

Dopo i primi approcci giovanili come direttore del coro parrocchiale, Walter Testolin è entrato nel panorama dei direttori ed esecutori di musica antica, riconosciuto in ambito europeo. Cantante e direttore d’orchestra, dedica gran parte del suo impegno musicale alla conoscenza e diffusione del repertorio vocale polifonico del Rinascimento, del quale è considerato uno dei più attenti e significativi esecutori.

Nel 2001 fonda De labyrintho, che sotto la sua direzione si è affermato come uno dei gruppi vocali di riferimento nell’esecuzione del repertorio del XV e XVI secolo, svolgendo la propria attività presso i principali festival europei e le cui registrazioni discografiche hanno ricevuto consensi quali il “Gramophone Critic’s Choice” e il “Premio Amadeus” per il miglior disco dell’anno. Dal 2011 dirige il giovane ensemble vocale e strumentale RossoPorpora col quale sta sviluppando un profondo percorso di studio del repertorio madrigalistico italiano, che ha portato il gruppo ad esibirsi, tra gli altri, in festival prestigiosi ad Anversa e Utrecht.

Ha cantato con molti dei principali direttori della scena musicale rinascimentale e barocca europea e collabora in concerti e registrazioni discografiche con l’orchestra belga La Petite Bande e da oltre vent’anni con il Coro della Radio Svizzera Italiana.

Ha cantato e diretto opere al Salzburg Festspiele e presso il Teatro alla Scala di Milano. Tiene corsi, conferenze e masterclass presso prestigiose istituzioni italiane ed estere. È autore di articoli pubblicati da noti editori italiani e di uno studio, organizzato dall’Università di Utrecht (NL) che propone il grande compositore rinascimentale Josquin Desprez come soggetto del “Ritratto di Musico” di Leonardo da Vinci conservato nella Pinacoteca Ambrosiana di Milano. È stato invitato a tenere il concerto Josquin Desprez – Il padrone delle note 1521-2021, tenuto all’interno della Cappella Sistina e prodotto in video dal Centro Televisivo Vaticano con la partecipazione di Sky Arte, con il quale la Città del Vaticano ha voluto omaggiare il grande compositore in occasione delle celebrazioni del quinto centenario della morte.

Ha scritto per l’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani la parte dedicata al Madrigale all’interno del grande progetto editoriale “Il contributo italiano alla storia del Pensiero”.

Nel 2020 fonda e dirige il Bach Collegium Roma, ed è direttore artistico dell’associazione Ghimel, attiva nella diffusione della cultura e della pratica musicale che riunisce diverse realtà artistiche e culturali italiane.
Con il sostegno della Fondazione Camillo Caetani di Roma e in concorso con i Conservatori di Roma, Frosinone e Latina, idea, organizza e dirige Italia mia – Storia del madrigale italiano, progetto triennale di studi, concerti, lezioni e conferenze sul madrigale iniziato a Roma nel 2020. È docente di Canto rinascimentale e barocco presso il Conservatorio “A. Bonporti” di Trento.

 

DE LABYRINTHO

 

De labyrintho canta la polifonia sacra del Rinascimento, la musica che più di ogni altra ha legato la propria esistenza al cantare, atto unico in cui convergevano creatività, tecnica, mestiere e spiritualità.
Da questi stessi elementi il gruppo trae la propria ispirazione artistica.
Fondato nel 2001, De labyrintho si è da subito segnalato per la specificità delle scelte interpretative, alla base delle quali c’è il percepire la Musica come risultato quintessenziale di suono, parola, pensiero e simbolo.
Il suono inteso come vettore anche di significati profondi, rapporto con il testo cantato, e conseguente adesione agli aspetti spirituali, ricerca espressiva e partecipazione emotiva, attenzione alle caratteristiche tecniche ed espressive dei singoli autori cantati, rendono esperienze particolari le esecuzioni dal vivo del gruppo.
Unanime consenso ha ricevuto l’attività discografica del gruppo (quattro dischi premiati come Disco del Mese dalla rivista Amadeus, premi “Disco del mese” su riviste inglesi, tedesche, portoghesi, spagnole e statunitensi, 5 Stelle Classics Voice, 5 Stelle Musica, 10 Cd Classic, tre volte premiati con i 5 Diapason dall’omonima rivista francese) e tra essi spiccano il Premio Amadeus 2008 per il miglior disco dell’anno per la registrazione delle Prophetiæ Sibyllarum di Orlando di Lasso, la segnalazione ai prestigiosi Klaraprijzen della radio di stato belga nel 2007 e il Gramophone Critic’s Choice nel 2004. De labyrintho è stato inoltre incluso, unico gruppo vocale, nel disco che raccoglie il meglio di sessanta edizioni di Musica e Poesia a San Maurizio, il più prestigioso festival italiano di Musica Antica, a fianco di musicisti come Gustav Leonhardt, Frans Brüggen e Jordi Savall.
Dufay, Obrecht, Lasso, Palestrina, Victoria, Gesualdo sono alcuni degli autori sui quali maggiormente si è concentrata l’attenzione del gruppo, su tutti però svetta Josquin Desprez, il grande maestro del Rinascimento, che De labyrintho ha eletto a nume tutelare fin dalla sua formazione. Invitato dalla Roosevelt Academy dell’Università di Utrecht a tenere il concerto di chiusura del Festival Symposium Josquin & the Sublime a Middelsburg, il gruppo è stato definito “la compagine oggi più esperta al mondo nel cavare dalle note di Josquin Desprez quella musica così sublime, struggente, intimamente umanista, che lo fece paragonare a Michelangelo e Raffaello”.
De labyrintho è stato protagonista anche di trasmissioni tv (Come un’alma rapita di Sandro Cappelletto su Rai 5, dedicato alla figura di Carlo Gesualdo) e di lungometraggi musicali, quali Dolorosa gioia, su Carlo Gesualdo e Sul nome B.A.C.H., dedicato al grande kantor, entrambi diretti da Francesco Leprino, e Gesualdo nostro contemporaneo di Nino Criscenti. È stato inoltre protagonista della trasmissione di Piero Badaloni in onda su TV 2000, Illustri conosciuti, dedicata a Carlo Gesualdo e ha curato l’esecuzione delle musiche di Noel Bauldeweyn e Jacob Arcadelt contenute nei quadri di Caravaggio per la trasmissione di Rai 5 Dentro Caravaggio di Tomaso Montanari.
Per il quinto centenario della morte di Josquin, De labyrintho sta organizzando due nuove registrazioni, che unite ai tre dischi già registrati all’inizio della carriera dell’ensemble, puntano a offrire uno sguardo ulteriormente approfondito sull’opera sacra del grande maestro di Condé.

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