Con una cerimonia di premiazione che si è tenuta a Milano a Base e preceduta da due talk sull’industria videomusicale e momenti di networking, Videoclip Italia Awards ha annunciato i vincitori della sua quarta edizione, la sua prima a Milano. Per la giuria internazionale di esperte ed esperti l’artista che più ha scommesso sull’opportunità di far conoscere la propria musica attraverso un nuovo videoclip è la cantautrice Lamante, classe 1999, nata e cresciuta a Schio.
Diretto dal regista trevigiano Nicolò Bassetto, Non chiamarmi bella ha vinto ben tre premi (Miglior videoclip italiano, Miglior videoclip genere alternativo, Miglior videoclip per la giuria di studenti e studentesse di scuole e accademie di cinema). Con questo inno femminista intriso di ironia il sodalizio veneto doppia il successo della scorsa edizione, quando insieme vinsero per L’ultimo piano la targa per il Miglior videoclip alternativo.
Oltre a Lamante, anche Novze, I Hate My Village e The Frog hanno lavorato con finanze limitate ma spese al meglio, ed è di questi ultimi Larry, il lavoro premiato come miglior videoclip low budget, diretto dal regista veronese Federico Munari.
Sono le produzioni indipendenti realizzate da registi giovanissimi, come nel caso di Lamante e Bassetto, a festeggiare maggiormente in questa edizione dei VIA. Se nelle tre annate precedenti era sempre stata Borotalco a fare man bassa di riconoscimenti, quest’anno la casa di produzione fondata dal padovano Matteo Stefani si ferma a quattro.
Per il vicentino Alessio Rosa, condirettore di Videoclip Italia Awards insieme a Nicola Marceddu «L’affermazione di nuove leve – in particolare registi e maestranze con pochi anni di esperienza alle spalle rispetto ad altri finalisti – è la conferma che per mezzo della sua giuria internazionale Videoclip Italia Awards sa dare risalto alla creatività senza farsi condizionare da classifiche, età, legami o consuetudini. Ci vediamo tra un anno!».
L’elenco di tutti i 22 premi assegnati è al link www.videoclipitaliaawards.com/shortlist-2025/
