I thienesi sono sempre interessatissimi alla lettura, soprattutto nel periodo estivo, in cui si ha più tempo. Chi la passione ce l’ha nel sangue vince anche la crisi, rinunciando ad un cosmetico o ad un vesito, per andare in libreria e comprare il libro che desidera. ‘Possiamo essere orgogliosi dei gusti dei lettori thienesi – commenta soddisfatta Viviana Ferrara, una delle titolari della libreria Il gufo – noi ci accorgiamo infatti che con la loro scelta dei libri ci spingono ad orientarci verso la ‘qualita´ e non intesa come valore economico’.

 

L’hobby della lettura e´ ancora importante per il thienese, che a volte fa visita alla sua libreria di fiducia anche una volta ogni due settimane, come conferma anche Paola Dal Ferro della Libreria 42, che si presenta come ‘nicchia culturale’ abbastanza particolare. Ma se le titolari delle più moderne librerie thienesi sottolineano la voglia di arricchirsi attraverso la lettura, nonostante concorrenti spietati come tv e internet, Piero Leoni, titolare della storica libreria di via Garibaldi, invece, la crisi la vede di piu´, forse perche´ il suo pubblico da sempre e` piu´ vasto e diversificato, e i tempi duri lo hanno portato a scegliere edizioni più economiche.

I giovani si recano in libreria per acquistare libri ‘obbligati’ dalla scuola, i classici per l’estate, ma, se possono scegliere, preferiscono letture di evasione, soprattutto nel genere fantasy, come i lavori di Paolini o di Lauren Kate. Fra gli adulti, sono le lettrici le piu´ assidue, che chiedono il genere romantico, le storie di donne scritte dalle donne, ma sono anche le più curiose, quando si tratta di esplorare le novità. I lettori maschi adulti sono numericamente inferiori, ma molto più appassionati e quantitativamente più impegnati, vista la mole di testi che richiedono: l’autore più gettonato da loro al momento e’ George Martin. ‘Spesso sono le donne a venire qui in libreria per acquistare libri per mariti e fidanzati, che leggono, ma sono più pigri’. Sono concordi su questo i librai thienesi.

Spiritualità, ma anche irrazionalità e mistero, negli interessi più comuni: alla saggistica e al genere documentario i lettori preferiscono l’esoterico, curiosi di conoscere un mondo affascinante che sconfina nel sogno e nell’inconscio.

 Grandi latitanti, gli adolescenti e i giovanissimi, che sembrano accostarsi al libro solo se obbligati dagli adulti. ‘I nostri sforzi sono concentrati per catturare il pubblico più giovane, che va conquistato con iniziative organizzate proprio per questo fine – spiega Paola Dal Ferro, che ha aperto il proprio esercizio commerciale in piazza Montello più per sfida e passione, che per fare affari d’oro – noto che se richiamati con eventi stimolanti e intelligenti, riusciamo ad avvicinare il giovane che si mostra partecipe e interessato. Non concordo quando si dice che i ragazzi sono più interessati ad internet che alla lettura. Non si può fare di tutta l’erba un fascio. E’ chiaro però, che occorre utilizzare tutti i mezzi di comunicazione necessari per arrivare a loro, come i social network . Bisogna adeguarsi ai tempi. Ho anche clienti che frequentano la mia libreria costantemente e senza bisogno di particolari modalità di ‘adescamento’. Chi sente forte la passione per la lettura, viene perchè sente il bisogno di leggere. Questo a prescindere dall’età, estrazione sociale e sesso’.‘

Esiste ancora poca cultura del libro – dice l’assessore Gabriella Strinati, che è anche un’insegnante del liceo Corradini – in parte e´ responsabile la scuola, in quanto non sempre riesce a trasmettere il piacere della lettura’. I classici sono un po’ impegnativi per i giovani e forse scoraggiano un po’, anche se a suo parere il loro messaggio puo´ venire recuperato in età matura.

I classici hanno il merito di formare il gusto estetico – spiega l’amministratore – forse e´ solo il tipo di approccio che andrebbe modificato. Spesso i giovani sentono il libro come qualcosa di lontano dal loro mondo, fatto di tecnologia e di internet – conclude – e come assessore alla cultura ritengo che si dovrebbe fare di più per organizzare incontri con l’autore, in modo da rendere più reale e immediato per loro il processo dello scrivere e, di conseguenza, il piacere del leggere. Il libro come strumento di comunicazione, quindi, non come oggetto freddo, bensi´come tramite di un’esperienza umana: in questo modo forse anche i piu´ scettici ne sarebbero affascinati, e potrebbero attingere ad ‘un enorme patrimonio per la formazione della persona’, per la ricerca di quel se` che e´ il vero mistero da scoprire’.

di Redazione Thiene on line

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